Da parecchi giorni ormai si parla del naufragio dello yacht Bayesian nelle acque nei pressi di Porticello, in provincia di Palermo, e causato, secondo quanto hanno riportato all’unisono i media, da una tromba d’aria.
La mattina del 19 agosto infatti la cosiddetta tromba d’aria avrebbe colpito l’imbarcazione e l’avrebbe affondata. Il veliero, costruito in Italia dal gruppo Perini e lungo 56 metri, si trovava ancora in rada a largo di Porticello nel momento in cui è affondato.
Se l’imbarcazione era in rada, non si trovava dunque lontana dal porto. La tempesta dovrebbe aver spezzato un albero di alluminio alto ben 75 metri, che era il più grande del mondo. Così ha riportato anche l’ANSA.
Già in molti hanno scritto come questa versione dei fatti appaia del tutto inverosimile. Naturalmente sono stati bollati tutti come i soliti “complottisti”.
Senza voler difendere la causa di nessuno, tuttavia, desidero riportare alcuni fatti concreti.
L’accaduto si è verificato durante le prime ore dell’alba del 19 agosto. A Palermo ci sarebbe stata una tempesta fortissima, un tornado, una tromba d’aria o altro; in grado addirittura di affondare uno yacht di quelle proporzioni.
Ma ciò risulta del tutto inverosimile. Anzi quasi ridicolo.
La pioggia a Palermo, secondo i testimoni, c’è stata. Ha soffiato sulle coste della Sicilia occidentale un vento tirato, ma non poteva certamente essere in grado di affondare un’imbarcazione di quelle dimensioni.
Lo affermo con certezza, perché chi scrive era in mare il giorno 19 agosto. Non a Palermo, ma nel mare che bagna una delle spiagge di Trapani, precisamente quella di San Giuliano. Ho fatto il bagno e ho nuotato a lungo in un mare agitato, ma non minaccioso. Il vento soffiava da Ovest ed era anche di una certa intensità, ma nulla di cui preoccuparsi veramente. A conferma di ciò, a tenermi compagnia la presenza di altri spensierati bagnanti.
Si potrebbe ribattere allora che la città di Trapani si trova a circa cento chilometri da Palermo, e questo è vero, e che le situazioni meteorologiche mutano da un luogo all’altro. Ma il vento che soffia da Ovest investe – da sempre – dapprima la città di Trapani, che è molto più esposta ad esso rispetto a quella di Palermo, a causa della sua posizione geografica. Su Palermo invece molto più frequentemente si addensano temporali, in quanto la città è ubicata in una zona più interna e riparata dai monti: il vento e la sua forte intensità impattano ancor prima su Trapani rispetto alla città di Palermo.
Ebbene, il 19 agosto, il vento spirava da Ovest, che a Trapani di norma significa mare molto grosso e pericoloso. Anche in piena estate, ma più frequentemente verso la fine di agosto. Chi scrive ha nuotato anche in quelle condizioni più estreme e sa che in quel caso le onde, quando arrivano, sono potentissime. Se si espone inavvertitamente il volto, è come prendere un pugno in piena faccia.
Ma nulla di tutto ciò era in atto il giorno 19 agosto nel mare siciliano che bagnava le coste occidentali. Le onde arrivavano molto più leggere rispetto all’intensità del vento e il moto ondoso del mare sarebbe ulteriormente migliorato nel pomeriggio. Il cielo invece era biancastro e tradiva ancora la presenza di una circolazione meridionale.
Questo non accade mai nelle giornate di vero maltempo, dove il cielo si presenta terso e azzurro, specie nei periodi di fine estate, quando non è occupato da corpi nuvolosi. Mentre il mare aumenta notevolmente di volume e assume un moto ondoso potente e corposo, con creste bianche nettamente visibili dalla terraferma anche al largo, dove è profondo.
Ma le condizioni marine erano ben altre il giorno dell’affondamento del Bayesian.
Sembra allora che tutto sia stato montato ad arte. Quel maltempo infatti non aveva affatto l’aria di essere autentico.
Sappiamo già come si possa manipolare efficacemente e con precisione il tempo. Abbiamo già parlato diffusamente del Programma Haarp.
Nel naufragio del Bayesian si è fatto poi prepotentemente (da parte dei soliti “complottisti”) il nome dei servizi segreti russi.
E’ senz’altro possibile, ma a me viene il sospetto che a volere la morte di Mike Lynch e del presidente di Morgan Stanley International, Jonathan Bloomer, sia stata anche la stessa mano che ogni giorno manipola i nostri cieli.
Altrimenti come si spiegherebbe quello strano maltempo che aveva tutta l’aria di essere volutamente costruito come un alibi per poter agire?
Mike Lynch, inglese di origine, disperso e poi ritrovato cadavere nei pressi di Porticello, era esperto nel mondo dell’informatica e fondatore delle società informatiche Autonomy e del gruppo di cybersicurezza Darktrace. Lynch si trovava nelle acque di Palermo con la famiglia e alcuni amici.
Darktrace ha consolidato nel tempo stretti legami con i servizi segreti di Israele, Regno Unito e Stati Uniti. Nata nel 2013 a Cambridge da matematici ed esperti di cyber defense di Invoke Capital, un’altra società di proprietà di Mike Lynch, l’azienda inglese si è rapidamente affermata a livello globale come leader nell’intelligenza artificiale applicata alla sicurezza informatica. È stata quotata alla Borsa di Londra nell’aprile 2021 con un valore di mercato di circa 2,5 miliardi di sterline (2,9 miliardi di euro al cambio attuale).
Che Lynch fosse un uomo appartenente alle sfere del mondialismo, non è certo un mistero. Era stato premiato dal forum di Davos nel 2015 per le innovazioni portate dalla sua società, Darktrace.
Inoltre a luglio scorso era entrato nell’azionariato di Darktrace il noto fondo di investimenti BlackRock, legato alla dinastia Rothschild che assieme a Vanguard controlla le più grosse corporation del mondo.
Anche Jonathan Bloomer, inizialmente disperso e poi ritrovato morto, non era certo un uomo qualunque: lui era il presidente, come già scritto, della Morgan Stanley International, altra banca partecipata del fondo di investimenti BlackRock.
Jonathan Bloomer, presidente della Morgan Stanley International
Certamente questa gente non era lì per divertirsi. Secondo quando riporta il giornalista Cesare Sacchetti, sull’imbarcazione sarebbe avvenuto «un incontro di alto livello tra membri della finanza e di diverse agenzie di intelligence Occidentali, in particolare quelle del gruppo Five Eyes, del quale fanno parte i 5 Paesi che costituiscono la cosiddetta anglosfera quali Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Australia e Nuova Zelanda.
Stavolta, secondo quanto riferiscono fonti di intelligence dei Paesi dell’Europa Orientale, gli uomini di questi servizi stavano studiando una qualche operazione di destabilizzazione della Turchia di Erdogan, finita sulla lista nera dell’anglosfera dopo il suo avvicinamento con la Russia e la sua recente richiesta di entrare a far parte dei BRICS.
Uno scenario non affatto dissimile dal precedente del lago Maggiore, dove invece i servizi italiani, anglosassoni ed israeliani stavano preparando una provocazione in Kosovo».
Si dice che sia stato fatto uso di una bomba aerea lanciata contro l’obiettivo che si intende colpire: un’arma che farebbe uso della tecnologia Quicksink, in grado di affondare un’imbarcazione di grosse dimensioni come la Bayesian in brevissimo tempo, lasciando quindi senza scampo chi si trovava al suo interno.
Si parla anche di un’arma ad energia diretta, che tramite un potente laser avrebbe affondato l’imbarcazione molto velocemente.
Sono entrambe ipotesi verosimilmente possibili che potrebbero spiegare quanto accaduto. Di certo le morti di Lynch e Bloomer hanno sferrato una pesantissima stangata all’anglo-sionismo.
Le armi di cui si parla risultano essere in dotazione anzitutto a Paesi come Stati Uniti e Russia.
Rimangono dubbi però su chi sia davvero l’autore di tutto ciò.
A questo, si deve aggiungere la notizia della morte del socio in affari di Mike Lynch, Stephen Chamberlain, co-fondatore insieme a lui sia di Darktrace che di Autonomy. La polizia della contea inglese del Cambridgeshire afferma che Chamberlain sia deceduto dopo essere stato travolto da un’auto, sabato 17 agosto.
Anche in Italia si sta verificando da tempo una lunga scia di suicidi da parte di uomini che avevano stretti rapporti con il sistema. L’ultimo è il suicidio di Stefano Bontempelli, manager del settore Private Equity.
L’anno scorso era stata la volta del senatore Bruno Astorre, seguito quest’anno da Franco Anelli, rettore dell’Università Cattolica di Milano, dal generale Claudio Graziano, ex Capo di stato maggiore della Difesa e presidente di Fincantieri e dall’imprenditore palermitano Angelo Onorato.
Una lunga scia di suicidi che fanno molto riflettere.
Sembra che negli ambienti del mondialismo e della massoneria ci sia chi abbia molta paura. Si vogliono forse mettere a tacere uomini appartenenti al mondialismo stesso che tuttavia sanno troppe cose e un giorno potrebbero parlare?
Certamente il caso del Bayesian rimane di ben differente tenore: chi ha voluto la morte di quegli uomini chiave del mondialismo si trova di certo ai vertici internazionali e dispone di tecnologie di altissimo livello.
Torniamo allora a chi manipola ogni giorno i nostri cieli e quindi al tempo meteorologico e anche a quello che respiriamo quotidianamente con i nostri polmoni: se il 19 agosto 2024 è stata posta in atto deliberatamente una condizione meteorologica tale da provocare un finto maltempo, allo scopo di coprire l’affondamento programmato del Bayesian, allora deve esserci necessariamente la mano degli americani.
Sono loro infatti che hanno il permesso di sorvolare quotidianamente e indisturbati i nostri cieli con velivoli militari e anche assai verosimilmente di rilasciare sostanze tossiche nell’aria, come metalli sotto forma di nanoparticelle, che il nostro apparato respiratorio non è in grado di filtrare.
Ma stavolta, se è vero che vi sia la presenza della mano russa in questa chirurgica operazione, hanno fatto sponda anche i servizi segreti americani. Almeno, una parte di essi, che potrebbe essere fedele al 45° presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Solo così si spiegherebbe tutto.
Quel che rimane certo, tuttavia, è che il mondialismo anglo-sionista piange un altro, ben assestato, colpo al cuore.