Donne che ci piacciono: Elisabetta Casellati

La normalità di essere prime. Intervista a Elisabetta Casellati - Grazia.it

Il 25 novembre il presidente del Senato Elisabetta Casellati si è presentata in Aula indossando una mascherina contro la violenza sulle donne, giacché battersi contro la violenza di genere è una delle sue priorità, insieme alla necessità di implementare educazione e istruzione per debellare ogni forma di sessismo.

Di recente Casellati è tornata sull’argomento in relazione al fatto che le donne hanno pagato un prezzo troppo alto a causa del lockdown: dati alla mano è ormai noto a tutti che quello che con formula desueta definivamo focolare domestico, si è trasformato in un vero e proprio inferno per mogli e conviventi costrette a vivere h24 con il proprio aguzzino. E ricordando gli oltre 2.000 orfani di madri uccise da uomini violenti, ha detto: “È un dovere che la politica e la società devono portare avanti, per non lasciare soli questi giovani, vittime di un crimine orrendo“.

È donna rigorosa, Casellati, e non solo per via degli outfit. Chissà cosa avrà pensato a proposito dell’uxoricida ottantenne di Brescia, assolto perché ritenuto affetto da disturbo delirante di gelosia.

Donne che ci piacciono: Elisabetta Casellatiultima modifica: 2020-12-27T10:09:34+01:00da VIOLA_DIMARZO

15 pensieri riguardo “Donne che ci piacciono: Elisabetta Casellati”

  1. Penserà la stessa cosa che hanno pensato i giudici e gli psichiatri: quell’uomo non era geloso, era malato. E non è stato assolto nel senso che adesso può andare al bar a prendersi il caffè, è stato rinchiuso in una struttura psichiatrica, quella che un tempo erano i manicomi.

  2. Spiacente, ma per la legge un pazzo non è penalmente punibile. Può solo essere confinato in un manicomio, sperando che tra 10 anni guarisca, e un manicomio non è libertà. Comunque, se le può fare piacere, sappi che a Brindisi una donna ha ucciso il marito gettandogli acido addosso. Anche lei è stata dichiarata pazza e confinata in un manicomio. Per par condicio…tanto per accontentare tutti.

  3. Né io né le persone che si battono contro la violenza sulle donne aspirano ad essere giustizialisti/giustizieri; chi si macchia di reati tanto gravi, salvo reali eccezioni, dovrà comunque chiamarsi omicida. E sia chiaro, non sono il tipo che difende le donne a prescindere.

  4. L’ultima frase del suo post me la sarei risparmiata. Il soggetto è stato assolto per vizio totale di mente, nel senso che è stato dichiarato incapace di intendere e di volere al momento del delitto, così ha stabilito la Corte d’Assise a seguito delle perizie stilate dai consulenti. Pertanto cosa vuole che abbia pensato, che l’organo giudicante ha fatto il proprio lavoro. In sostanza, per capirci bene, non è stato assolto perché la vittima è donna e lui l’ha fatta franca ma perché il disturbo delirante di gelosia lo ha reso incapace al momento del fatto. la Casellati di certo avrà capito quello che Lei pare non avere capito.

  5. Mi inchino al cospetto di chi capisce più di me, e Le confesso di pregare tanto per le menti eccelse come la sua, affinché siano un esempio costante di lucidità intellettuale.

  6. P.s.: nel mio caso, poi, la critica vuole essere costruttiva perché spero La spinga ad informarsi sull’argomento al fine di intuire cosa possa avere realmente pensato la Casellati.

  7. Non credo che esistano, in merito, dichiarazioni della signora Casellati; tuttavia la faccia Lei, una ricerca, dal momento che l’argomento Le sta tanto a cuore.

Lascia un commento

Se possiedi già una registrazione clicca su entra, oppure lascia un commento come anonimo (Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog).