La precarietà mestruale si combatte regalando tamponi

Précarité menstruelle: 5 millions d'euros pour aider les femmes en 2021 | Le Huffington Post LIFE

La ministra per l’Insegnamento superiore Frédérique Vidal ha presentato una proposta di legge affinché alle studentesse francesi venga garantita la fornitura gratuita di tamponi, giacché da mesi è acclarato che pandemia e mancanza di lavori part-time costringono gli studenti, nel loro insieme, ad affluire alle banche alimentari mentre, per quanto riguarda le ragazze, è diventato anche problematico l’acquisto di assorbenti. La conseguenza diretta è che una ragazza su dieci ricorre a cotone e tessuti, dando corso alla cosiddetta precarietà mestruale, ovvero all’assenza di adeguate protezioni per il ciclo. In soldoni si arriva a rinunciare a un colloquio di lavoro o a sostenere un esame.

Il disegno di legge francese, auspicando in un secondo momento l’installazione di distributori in tutte le università, chiede subito distributori gratuiti in ambulatori e residenze universitarie, anche perché, ai disagi di cui sopra, si affiancano problemi di salute dovuti a un uso troppo prolungato delle protezioni.

La domanda è: quanti risvolti drammatici può avere una pandemia?

La precarietà mestruale si combatte regalando tamponiultima modifica: 2021-03-10T12:14:45+01:00da VIOLA_DIMARZO

2 pensieri riguardo “La precarietà mestruale si combatte regalando tamponi”

  1. Sì come sempre ci rimettiamo noi donne. Penso ad un tempo non molto lontano, anche anni 50 le donne usavano i panni di stoffa, la loro vita era condizionata, figuriamoci in antichità.
    C’è la scena del film Io, Daniel Blake di Ken Loach, amaro ma molto attuale, che racconta di persone disagiate, di una madre che rinuncia ai pasti per dargli ai figli e che viene beccata in un supermercato a rubare assorbenti, il direttore visto che aveva rubato solo quelli la lascia andare.

  2. Me li ricordo bene anch’io i racconti di mia nonna a proposito dei panni di stoffa…scioccamente esclamavo “ma com’era possibile, come facevate?”. A proposito di Loach interessante quanto riporti, a ulteriore conferma che la finzione non supera mai la realtà.

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