Come stra-parlano i mortali dopo un anno di pandemia? Così:
browsing
DAD
doomscrolling
DPCM
drive-in (ma non quelli di Happy Days)
lockstalgia
phygital
proteina spike
Spendemic
touch-free
TPWAT
videofurbishing
zoombombing
zoonosi
E ovviamente l’ormai onnipresente lockdown.
Anglicismi, acronimi, sigle, neologismi. Saranno contenti gli esterofili che tra l’altro sono riusciti a far diventare d’uso corrente “settimana scorsa“, mutuandola dall’inglese “last week“. Mi piacerebbe poter spiegare a questi individui perché l’inglese rifiuta l’articolo nell’espressione di cui sopra. Forse capirebbero di compiere un errore madornale in italiano.
Ma perché stra-parlate?ultima modifica: 2021-03-22T17:06:15+01:00da
A proposito, proprio “settimana scorsa” :)) il nostro Premier, in un discorso riportato dai media, usando anglicismi molto reiterati in periodo di covid, si è interrotto su uno di essi dicendo “io non capisco perché facciamo uso di questi termini stranieri”. La cosa, molto apprezzata, ha generato anche una gran risata di compiacimento. Se fossi stato presente avrei replicato:
“Premier, questo è un autogol perché significa che i discorsi se li fa scrivere”.
non capisco perché dobbiamo usare termini inglesi quando l’italiano è la quarta lingua più studiata del mondo.
…:) di Conte mi venne spontaneo chiedermi dove pescava i suoi slogan ma scusate il vocabolo “Premier” invece – Presidente del Consiglio dei ministri ? Insomma le scorciatoie fanno comodo e l’inglese è short. Avete mai scritto nel ridondante italiano e aver bisogno di tradurre in inglese? Io si. Devi necessariamente rivedere la scorrevolezza della sintassi e viceversa l’uso di termini che a noi suonano strabilianti, in traduzione, richiedono 20 minuti per trovare il termine calzante in inglese. Comunque zoonosi è italiano..
🙂 e ne avresti avuto pieno diritto! Ho visto anch’io quel frame (ahi, una purista dovrebbe dire “Singola immagine visualizzabile da un nastro videomagnetico”), ma essendo pura di cuore 🙂 non ho tratto le tue conclusioni.
Perché non siamo come i nostri cugini francesi che, ad esempio, usano ordinateur e non computer.
“Avete mai scritto nel ridondante italiano e aver bisogno di tradurre in inglese? Io si”. Anch’io, ma che significa? ci sono termini che sono entrati a far parte dell’uso quotidiano del nostro idioma (premier, killer, leader, marketing…) e che sarebbe anacronistico ripudiare a favore dei corrispettivi italiani, ma se “l’inglese è short”, la nostra lingua è magnifica. Viva l’italiano, ora e sempre.
Dimenticavo, so bene che zoonosi è italiano. Thank you anyway.
Volevo dire che non mi sembra uno stra-parlare la lista dei termini presentati visto “che sarebbe anacronistico ripudiarli a favore dei corrispettivi italiani ” o di non facile e immediata traduzione. Per il resto io amo la lingua italiana, l’inglese, a parte la brevità qualche volta utile dei periodi, mi sembra sincopato e senza le meravigliose figure retoriche di cui è ricco l’italiano della tradizione letteraria. Se sai che zoonosi è italiano, meglio derivato dal greco o formato modernamente, viene citato per …. ?
Perché lo ‘Stra-parlate’ del titolo si riferisce anche alla lingua italiana (assembramento, quarantena ecc.) che però ho tralasciato….ma zoonosi, con quella zeta, concludeva degnamente l’elenco.
Io trovo tremendo il continuo ricorso agli acronimi. Essendo smemorata devo ricorrere di continuo a google. DAD, DDI, e via dicendo
“Singola immagine visualizzabile da un nastro videomagnetico”… ahahah, sei grande!!!
Sul “pura di cuore”, inteso nel non pensar male… mmmmmmmm
Sarà anche la quarta lingua più studiata al mondo ma si fa prima a dire “frame” che “singola immagine visualizzabile da un nastro videomagnetico”…
Viva l’italiano sicuramente. Viva le italiane ancor di più!
La messa, però, era più bella in latino. La traduzione uccide quel misticismo che ti mettono addosso quelli che hanno il dono di affascinarti pur senza che tu ci capisca una mazza di quello che stanno dicendo.
Per non dire di quel grottesco “scambiatevi un segno di pace”.
Pigro!
…che da un anno a questa parte non ci si scambia più.
A chi lo dici! ma la mia è una vera e propria forma di idiosincrasia.