La misoginia è un’invenzione medievale

Arazzo di Bayeux

Da una conversazione tra Chiara Frugoni, la storica che attraverso i suoi libri racconta per immagini il Medioevo, e Franca D’Agostini, filosofa e docente universitaria, emerge un dato incontrovertibile: la misoginia risale all’epoca che ci ostiniamo ancora a definire secolo buio. Cito:

“La misoginia è un’invenzione del Medioevo. Le donne devono solo procreare. Nelle classe sociali elevate sono pedine che smuovono matrimoni, anche perché fino a metà del XII secolo il matrimonio non è un sacramento, ma un contratto facilmente rescindibile. Abbiamo notizia di una bimba inglese, Grazia, che a 11 anni, nel 1205, è già stata sposata quattro volte. Alla Chiesa, che non è in grado di proporre modelli condivisibili – non ci si può identificare con la Madonna -, si aggiungono pedagoghi e autori pronti a raccomandare che le donne rimangano analfabete. Solo se destinate al monastero, un’isola felice dove non si muore di parto, possono imparare a leggere. Sono donne in ombra. Ma da questa folla – la metà sprecata, mi viene da dire – emergono donne speciali e notevoli, che possiamo sentire vicine”. (Chiara Frugoni)

[…]

“Mi ha colpito l’analisi dell‘arazzo di Bayeux che celebra la conquista normanna dell’Inghilterra: lungo una striscia di 70 metri sono ricamate 632 figure maschili e solo 6 femminili, raffigurate come piccole e marginali, prese a schiaffi o vittime di stupro. A testimonianza che l’altra guerra, quella tra i sessi, è stata indiscutibilmente vinta dagli uomini”. (Franca D’agostini)

Poco da aggiungere, se non la sintesi felice di Franca D’agostini sulla discriminazione riservata alle donne:

“Le tre grandi paure del maschio: la prima è la paura della seduzione esercitata dal corpo femminile, radice di ogni segregazione; la seconda deriva dalla capacità di cura delle donne, un fortissimo argomento alla base della caccia alle streghe; la terza è quella primordiale, messa bene in luce dall’antropologia femminile: le donne danno la vita, mettono al mondo il mondo, e questo dà loro il potere della natura e della divinità allo stesso tempo. Sappiamo che queste paure sono insensate, ma tutta la nostra cultura si è modellata su di esse”.

Dimenticavo: sono passati 230 anni da quando Mary Wollstonecraft scrisse “Dei diritti delle donne”, col fine di sottolineare l’enorme divario che divideva i diritti maschili da quelli femminili. Un gender gap, come lo chiamiamo ora, che stenta ancora ad essere colmato.

In foto l’arazzo di Bayeux

La misoginia è un’invenzione medievaleultima modifica: 2021-09-23T12:46:09+02:00da VIOLA_DIMARZO

Lascia un commento

Se possiedi già una registrazione clicca su entra, oppure lascia un commento come anonimo (Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog).