Sanjena Sathian: scrivo in difesa delle comunità orientali

Sanjena Sathian on Gold Diggers, Jhumpa Lahiri and Indian American art

Sanjena Sathian, scrittrice 29enne americana di origine asiatica, attraverso il suo Gold Driggers muove un’accusa ben circostanziata all’America, e in sostanza dice che a dispetto della percezione comune che vuole le comunità asiatiche, privilegiate e ricche, al riparo dall’intolleranza, anch’esse sono vittime di attacchi razzisti che nell’ultimo biennio si sono inaspriti a causa della pandemia, al punto tale che “appena qualcosa va storto, torni a essere la minoranza da prendere di mira“. Dunque, prendendo per buono quanto afferma Sathian, non è da considerarsi una forzatura la nascita del movimento Stop Asian Hate che fa da contraltare alla mentalità bianca, quella che “ha in testa un’immagine precisa: gli indiani sono quelli che riordinano gli scaffali del minimarket e le vietnamite ti fanno le unghie nei nail salon“. Ora, fatte salve le rivendicazioni di tutte le minoranze, va operato un distinguo all’interno delle stesse: non tutti quelli che vi militano sono persone serie, e quello che sta diventando disturbante è che certe prese di posizione, per quanto legittime, pretendono di zittire gli antagonisti. Se vogliamo essere liberi, dobbiamo esserlo tutti, perché come ha scritto Milton Friedman: “La società che mette l’eguaglianza prima della libertà finirà per non avere né l’una né l’altra“.

Sanjena Sathian: scrivo in difesa delle comunità orientaliultima modifica: 2021-10-01T10:18:23+02:00da VIOLA_DIMARZO

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