Bretman Rock, primo omosessuale sulla copertina di Playboy

Playboy mette in copertina il primo "coniglietto" gay, chi è Bretman Rock

Bretman Rock, eletto a 17 anni dalla rivista Time come uno dei trenta adolescenti più influenti al mondo e nello stesso anno inserito da Forbes nell’elenco dei 30 Under Asia – Media Marketing & Advertising, sarà sulla prossima copertina di Playboy. In realtà non è il primo uomo a conquistare una ribalta tanto famosa: prima di lui ci sono stati il fondatore della rivista, Hugh Heffner, e il musicista Bad Bunny.  Apertamente omosessuale, l’influencer filippino ora 23enne, forte di 18 milioni di follower solo su Instagram, va in onda su MTV con un reality sulla propria vita. Poco tempo fa ha dichiarato di sperare che la sua notorietà possa contribuire a dare maggiore visibilità alla comunità LGBTQ.

Non ci posso credere! Ora sì che possiamo cominciare a parlare di uguaglianza tra uomini e donne. Trasversalmente oggetti del desiderio.

Il tweet su Playboy:

«Per Playboy, avere in cover un uomo è un’operazione importante a favore della comunità LGBT e anche per le stesse persone di colore. Ed è così surreale. Si tratta di quella sensazione del tipo “Ma sta succedendo veramente?”. E poi, dai, sono così carino»

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Bretman Rock, primo omosessuale sulla copertina di Playboyultima modifica: 2021-10-05T18:33:54+02:00da VIOLA_DIMARZO

5 pensieri riguardo “Bretman Rock, primo omosessuale sulla copertina di Playboy”

  1. Un filippino che parla di uguaglianza?e dove la vede..se non esiste in molti paesi e neanche in tutti gli stati dell’ america figuriamoci nelle filippine..a questo i follower gli danno alla testa esattamente come la coppia fedez e chiara..i parigini mi stanno sul c.. ma hanno fatto bene a ignorarli del tutto..tranne i giornali e tv italiana diventata spazzatura..è bastato un blackout per farli tacere pensa se dovessino chiudere i social..perchè un giorno finirà..tutto finisce primo o poi..e che fine faranno questi?

  2. Non intendevo questo ma se chiudono i social saranno ingrado di lavorare ?se la vecchia generazione si faceva influenzare da dio e in età aduta si dichiaravano atei dopo un ragionamento..la nuova generazione si lasciano influenzare da questi che poi non sono ingrado di ragionare e si dichiarano atei non appena gli spuntano i peli sul pube senza neanche arrivare a un ragionamento..tutto questo l’ha detto sempre alberto non mi ricordo il cognome 🙂

  3. Una cosa che nemmeno si è notata nelle candidature a sindaco di Roma è la presenza di Marrazzo sostenuto da una lista LGBT+, in una città di provincia sarebbe potuto arrivare al ballottaggio. Così per dire, e restare nei paraggi ciao M:)^

  4. Infatti della candidatura di Marrazzo non sapevo nulla…comunque fossi stata romana avrei votato per lui (io che non voto da tempo immemore) perché non ho dimenticato lo scempio che i media fecero della sua vicenda, e anche perché, candidandosi con una lista LGBTQ ha dimostrato d’essere coerente 🙂

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