Niente mimose ma politiche sociali all’altezza

Le donne riprendono il controllo del loro corpo negli scatti di Arianna Genghini | Colater.al

Più sensuali che belle e, nelle intenzioni di Arianna Genghini che le ha fotografate, libere da preconcetti. Sono le ragazze di Fiori nudi, differenti per età e background ma accomunate dalla volontà di essere padrone del proprio corpo. Il messaggio è chiaro.

Che l’otto marzo diventi occasione per cambiare le dinamiche uomo-donna e soprattutto superare il cosiddetto gender gap. Le mimose lasciamole al loro posto perché donarle servirebbe solo a ricordare quanto sia stata fallimentare, finora, la festa della donna.

Fiori Nudi - Arianna Genghini Photo

Niente mimose ma politiche sociali all’altezzaultima modifica: 2022-03-07T15:50:56+01:00da VIOLA_DIMARZO

14 pensieri riguardo “Niente mimose ma politiche sociali all’altezza”

  1. Anche quello di spogliarsi è stato fallimentare..non fate che spogliarvi dappertutto ma la condizione della donna è sempre quella..pure la prostituzione esiste ancora..grazie donne

  2. La immagine di una donna manichino anoressica o di una Giunone cellulitica non aiuteranno sfortunatamente alcuna causa. Se le donne devono guadagnarsi qualcosa si rimbocchino le maniche e lavorino sui propri punti di forza non sulle debolezze conclamate. Stop Un mazzetto di mimosa non ha mai ucciso od offeso nessuno di buon senso ma a scanso di equivoci gliene sto da sempre e convintamente lontano. Buonasera

  3. Si il rito della mimosa è una consuetudine stanca senza significato .vuoi mettere rivolgersi ad una donna (sco)nosciuta con un candido “……..omissis….” e ricevere uno schiaffone come risposta ? Fill in the blank e sii fantasiosa 🙂

  4. E’ la ” FESTA PIU’ STUPIDA CHE ESISTE” le donne PRINCIPALMENTE come tutti gli esseri viventi vanno rispettati 365 giorni l’anno.

  5. appunto, come ha detto qualcuno poco sopra bisognerebbe tenerlo sempre a mente, non solo una volta all’anno. In particolar modo quando vicino casa nostra c’è una sciagura che travolge tutto. Sempre che, in nome dell’ipocrisia, non vogliamo come al solito voltare la faccia e guardare solo al nostro orticello…

  6. L’invocazione dei diritti e’ quasi sempre una estrema difesa di qualcosa che si sente minacciato o sminuito. Ma talvolta e’ una arma a doppio taglio e talvolta proprio i soggetti ”da difendere” partecipano in maniera attiva al proprio declassamento.E’ il caso delle donne che non capiscono , buona parte di loro quanto una ”festa” in loro nome non sia altro che la ghettizzazione reiterata dentro stereotipi antichi e di comodo. Di comodo per chi? Quando tutte le donne rifiuteranno l’idea di ‘essere speciali’ e come tali degne di protezione e si convinceranno di essere finalmente uguali, comportandosi di conseguenza non esistera’ piu’ alcuna festa della specie ma una effettiva eguaglianza . ……..Poi certo arrivera’ il solito coglione maschio a farsi largo con la forza e si ricadra’ tutti nella idea della donna ‘debole’ e da proteggere con norme speciali, e sara’ ghettizzazione punto e a capo. Amen

  7. @spalmieros. Vorrei due cose: la prima, che la guerra finisse tra un quarto d’ora; la seconda, in attesa dei trattati di pace, che tutti la smettessero di esercitarsi nell’arte della retorica a riguardo del belligerante Putin, lasciando la parola a chi davvero ne capisce qualcosa. Vi prego, sono più di due anni che disquisiamo di virus, vaccini e zone colorate, non vorrete riprendere a cantare sui balconi, spero.

  8. @Panfilo. Bisognerebbe incominciare ad educare bene i bambini per vedere qualche cambiamento significativo; quanto alle donne “lagnose” (l’aggettivo lo uso io a bella posta), hai perfettamente ragione: sono poche quelle che imparano a stare in piedi da sole, e tra quelle che ci riescono ci sono sempre quelle che si vantano della condizione raggiunta. Come se i maschi devono essere forti per principio, e le femmine deboli per contraltare. Se poi una se ne frega di tutti gli uomini, e non ha mai investito in tal senso, come ho fatto io, apriti cielo! Da una parte non sei normale, dall’altra sei un po’ invidiata perché hai saputo sottrarti al capestro di una relazione a tutti i costi.

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