Eteroflessibilità, nuova frontiera del sesso

Eteroflessibilità femminile: quando il piacere non è semplicemente bisex | Vanity Fair Italia

La domanda è: sono più intelligenti i sex toys o i loro fruitori? Il rovello potrebbe non essere tanto peregrino perché, stando all’ultima novità sul mercato, i giocattolini erotici sono diventati così sofisticati da offrire libertà di manovra anche a distanza, tramite app o telecomando, per cui in qualsiasi momento si potrà procurare una scossa di piacere alla persona oggetto delle nostre attenzioni, purché la stessa abbia preventivamente indossato il device malandrino.

Ora, se questa è da considerarsi una trovata divertente, lasciamo che sia il singolo a giudicare, ma chi volesse sentirsi à la page e andare oltre l’erotismo a pile, dovrebbe professarsi entusiasta dell’eteroflessibilità, ovvero della pratica che prevede di relazionarsi, sporadicamente, ad altra persona dello stesso sesso, sentendosi forte della propria imprescindibile natura etero. Qual è la novità? E io che ne so, ma a New York per sentirsi cool si fa così.

Eteroflessibilità, nuova frontiera del sessoultima modifica: 2022-04-20T12:08:04+02:00da VIOLA_DIMARZO

6 pensieri riguardo “Eteroflessibilità, nuova frontiera del sesso”

  1. Gesu’ aiutaci, quando la Signora Viola si sente ispirata e rovista tra le stranezze ”cool’ della -vecchia America- 🙂 sono guai

  2. Alla fine, anche eteroflessibilità rientra nella bulimatica necessità di creare termini che servono solo a riempire i dizionari in una sovrabbondanza di stronzate che complicano un concetto banale e semplice come quello di libertà.
    Mi piacerebbe capire chi e, soprattutto con quale diritto, possa ergersi a giudice rispetto alla libertà di fare sesso con chi cazzo ti pare e piaccia di più. L’unico limite che mi sentirei di porre, in termini di giudizio e di lecito, rimane quello in cui il sesso diventa abuso come la pedofilia o violenza verso l’altro. L’altra cosa di cui farei volentieri a meno, anche solo sotto l’aspetto di abusate forme di esibizionismo tanto decadenti quanto disgustose, sono le autodichiarazioni di cool e pride.

  3. L’importante è che tu non me ne voglia per questa “sovrabbondanza di stronzate”. 🙂
    Quanto al discutibile abuso di “cool e pride”, in certi contesti sono moneta corrente, per questo prediligo chi è lontano, parlo di gente famosa, da certa sottocultura.

  4. “predilinguo”, oggi sto facendo gli straordinari con il dizionario, per colpa tua ovviamente, ma non ti chiederò se il verbo è di tuo conio 🙂

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