Che fine ha fatto Rocco Casalino?

Rocco Casalino: «Stipendio da 6 mila euro al mese? Questione di merito» - Corriere.it

“Ma che fine ha fatto Sempronio? E Caio?” “Che fine ha fatto…” è un gioco che si fa tra vecchi amici, e dice del tempo passato e che in qualche modo ci ha presi alla sprovvista. Ora, poiché ho trascorso un’ora del mio preziosissimo tempo a litigare senza convinzione per una persona che nemmeno conosco, e che se dovesse sparire non lascerebbe traccia nel mio immaginario, mi è venuto spontaneo, proprio a causa di quel travaglio dialettico, pormi la domanda: ma che fine ha fatto Rocco Casalino, quello che se non fosse capitato nella casa del Grande Fratello difficilmente avrebbe fatto la strada che ha fatto, dal momento che come lui ce ne sono a centinaia? Cercando in rete, un articolo di affaritaliani.it riporta:

Il grande comunicatore dei due governi di Giuseppe Conte, Rocco Casalino, non si vede e non si sente più e da diverso tempo ed è scomparso dal radar della politica, eppure è ancora dentro il Movimento Cinque Stelle“. Lo  stesso articolo non esclude il suo ritorno dopo il congresso del Pd.

Ora, rinfrancata dalla notizia che il nostro è ancora vivo, ho fatto un’altra ricerca per scoprire se Masaniello, quello vero, avesse un amico. La risposta è sì, c’era un amico nella vita di Masaniello, ma uno della peggior specie, un traditore. Si chiamava Genoino. Pausa. Dell’immensa stima nutrita da Casalino per Giuseppi non v’è dubbio, ma che succederebbe se questo lungo esilio dalla scena politica avesse rimescolato le carte? Panfilo, Spalmieros, abbiate pietà di me, manca il finale. Non sono una giallista.

Che fine ha fatto Rocco Casalino?ultima modifica: 2023-01-04T17:43:03+01:00da VIOLA_DIMARZO

8 pensieri riguardo “Che fine ha fatto Rocco Casalino?”

  1. In un servizio de Le Iene di 21 anni or sono un loro inviato pizzicò l’esperto comunicatore in una garconniere insieme ad un viados sudamericano. Ora, per carità, premesso che ognuno è libero di fare della e nella sua vita privata ciò che vuole, ma, nel momento in cui diventa un personaggio politico, cioè qualcosa in più di uno pubblico sic et simpliciter, quantomeno bisognerebbe stare un pochino attenti a certe credenziali, per non dire curriCULum. Non dimentichiamo che 11 anni addietro per analoghe vicende un governatore del Lazio ci ha rimesso la carriera, sia politica prima che lavorativa dopo, soprattutto per la gravità della flagranza. Onestamente, non ne sento la mancanza, a prescindere dalle vicende scissioniste a sinistra, o presunta tale.

  2. Viola ricordo il nome non la persona né il suo ruolo.Il solo fatto che si accompagnasse a Giuseppi me lo rende indigesto e vedendolo in fotografia mi pare si tratti di uno spilungone per il quale calzerebbe un detto locale : lonc e sciao che sta per grande di statura e piccolo per il resto. Tradirà? Sì certamente, ma non ha il fegato né interesse per estrarre il coltello, lascerà ad altri lil sanguinoso compito e si atteggera ‘ a contrito salvatore degli interessi stellati . Glielo si legge in faccia…Viado? Che è? 🙂

  3. beh, tra giuseppi & rocco (senza fratelli) potrebbe ripetersi ciò che è accaduto tra Cesare & Bruto…. D’altronde, da un casaleggio ad un casalino il passo è breve!

  4. istituzionalmente parlando era un portavoce della Presidenza del Consiglio dei Ministri: nelle conferenze stampa stilava l’elenco dei giornalisti ed il loro ordine di interventi.

  5. Una bella canzone di Fabri Fibra, VIP in trip, fu censurata in più punti e tra questi punti compariva proprio il nome del “governatore del Lazio”; non fui d’accordo con quel linciaggio mediatico di cui divenne vittima per mesi ma tant’è; tuttavia mi chiedo, perché Lapo Elkann che fu protagonista di uno scandalo simile è rimasto sempre oggetto di riverenza e Fabrizio Corona, che tentò di ricattarlo, la pagò duramente? non che Corona sia un santo, ma sono convinta che in quel caso si scontrò contro qualcosa che lo sovrastava.

  6. per essere più chiaro, non sento la mancanza di entrambi, sia l’ex governatore rosso che l’ex portavoce giallo. Riguardo la vicenda Lapo/Corona, in effetti il fotoreporter malandrino fece lo stesso giochino con l’ex Cav. (sì, proprio lui…), e quella volta gli andò bene. Personalmente non ho alcuna stima né per l’ereditiere da strapazzo, che non sa come buttar via i suoi soldi,non guadagnati, né per il suo acerrimo paparazzo, che, dopo averli guadagnati disonestamente, ora si finge addirittura paladino dei galeotti…. Morale della favola: c’è sempre qualcuno più cattivo di te!

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