Ma che tenerezza i Duran Duran a Times Square con le loro hit più ballabili a festeggiare il nuovo anno. Certo, è un colpo al cuore vedere Simon Le Bon imbolsito (si difende meglio John Taylor, ma del resto il bello è sempre stato lui) mentre cerca di resuscitare la verve d’antan (hanno aperto con Wild Boys che richiede fisico e voce), però che vuoi farci, certi amori sono per sempre, e anche se non li ascolti più e fai un po’ fatica a riconoscerti in quei gusti, loro restano lì, costringendoti talvolta a tamponare gli angoli degli occhi. Intorno al ring persone entusiaste ma senza convinzione: lo si evince dai sorrisi ostili al canto che di duraniano non hanno nulla. Ci fossimo state la mia amica e io, senza sforzi di memoria avremmo accompagnato i nostri ex-idoli. Perché nonostante gli anni e le tirate sull’importanza di mantenere un contegno adeguato all’età, il passato non è mai terra straniera.
Spalmieros, non me ne volere se ieri ho proposto Calvino e oggi i Duran Duran. Ma io sono stata anche questo e non me ne vergogno 🙂
Sono completamente dalla tua parte, per vari motivi: 1) la pazienza infinita che porti con tutti noi, me compreso, per questo ti chiedo scusa ancora una volta quando mi faccio portare la mano; 2) Non vedo alcun sacrilegio nei confronti di Calvino, che mi è sempre piaciuto, ma che a scuola hanno sempre fatto male a dribblare; 3) mi hai fatto ricordare i bei tempi andati, le prime limonate con le amichette di scuola, gli Europe con Countdown, nonché gli acerrimi rivali Spandau Ballet, di cui ho molto apprezzato il ritorno in chiave solista di Tony Hadley, che si mantiene in gran forma e che ha fatto anche un singolo con Caparezza una decina di anni addietro.
Be’ sono sollevata e in qualche modo contenta di scoprire che conosci bene di cosa parlo…però sei stato sacrilego tu, potevi pure non tirare in ballo gli Spandau Ballet. Quanto agli Europe, inorridisco ancora :)))
che ci vuoi fare, la bellezza disincanta degli anni 80/90….