Bonaccini: Giorgia Meloni non è una fascista

PD nel panico. Letta e Bonaccini elogiano la Meloni: "forte" e "molto capace".

Giorgia Meloni non è una fascista, è una persona certamente capace. Ha idee molto lontane e diverse dalle mie. Dovrà dimostrare di essere all’altezza di guidare un governo come quello italiano. Sono troppi pochi mesi che è partita. Anche quando critichiamo, io dico a tutti: usiamo misura nelle critiche“. Ecco, a un’ipotetica classe di somari di ogni età, è attraverso le parole di Stefano Bonaccini che spiegherei cos’è l’onestà intellettuale, e nel caso rilevassi la presenza di qualche caso disperato aggiungerei quel “meglio di quanto ci aspettassimo” di Enrico Letta. In ultimo, per scrupolo didattico, riporterei un altro esempio chiamando in causa Concita De Gregorio: “Gli elettori di sinistra non sono scomparsi: sono esausti. Risparmiano le forze, come i malati, per continuare a vivere. Finché non ci sarà il segnale che la vecchia fallimentare guardia si è ritirata (…)nulla cambierà“.

(Quanto male fa ai dem essere suonati come tamburi dagli stessi compagni di partito?)

Bonaccini: Giorgia Meloni non è una fascistaultima modifica: 2023-02-16T12:37:22+01:00da VIOLA_DIMARZO

7 pensieri riguardo “Bonaccini: Giorgia Meloni non è una fascista”

  1. solo riconoscendo l’evidenza dei fatti si può dimostrare di essere degli innovatori, capaci di invertire la rotta e chiudere con il vecchio corso. Bonaccini come Crosetto, tanto per fare un paragone bipartisan.

  2. Quando ti adegui al sistema tutti diventano improvvisamente capaci e competenti. Non importa come guidi una nazione, l’importante è che lo guidi come vuole il sistema.

  3. Su determinate questioni la Giorgia ha dovuto far buon viso a cattiva sorte ma, in generale, ha un piglio più pragmatico rispetto a qualche suo alleato di governo vice-premier per la seconda volta che, invece di usare il bastone e la carota, esibiva i muscoli salvo poi fare imbarazzanti dietro-front. Come mai ora non si diverte più a fare il controcanto? Ecco perché, da quando incassava più del 30% di consensi, ora è ridotto miseramente al di sotto del 10%, accontentandosi (si fa per dire…) di un destrorso “Noi abbiamo vinto!”

  4. È vero quello che dici, Anonimo, io stessa avrei sperato altro da Meloni, però ai signori Bonaccini e Letta va riconosciuto il coraggio di ammettere che l’avversario qualcosa di buono ce l’ha. Del resto, basta vedere le reazioni risentite e indignate dei loro sodali per concludere che le dichiarazioni succitate passeranno alla storia.

  5. Sotto molte ceneri cova la brace della rabbia e dell’ invidia. Se siano bravi competitors oppure altro lo dira’ solo il tempo. Per loro e’ campagna elettorale e stanno giocando lo stesso gioco (diretti e presumibilmente sinceri) della Meloni. Giorgia docet. Certo molto meglio Bonaccini di quel merluzzo lesso di Letta o della rabbiosa figlia di papa’ suo…

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