Quello che i padri non dicono

Virginie Despentes, una teoría para romper con todo - Beers&Politics

Elena Stancanelli, recensendo per digressioni il romanzo Caro stronzo di Virginie Despentes, scrive:

“Ma dal momento che in questa rubrica ci occupiamo di cura, lasciamo da parte un attimo le molestie e parliamo di madri. “Ai padri”, scrive infatti Despentes per voce di Omar “non  è permesso delirare come fanno le madri. Non hai idea di quante volte, a tavola, ho sentito madri parlare tranquillamente delle dimensioni dell’uccello di loro figlio. Ho una figlia. Le cambiavo il pannolino. Il suo corpo di neonata era favoloso. Ma non mi sarebbe mai passato per la testa, durante una cena in città, di parlare della sua meravigliosa patatina. Mi avrebbero guardato storto. E perfino un bifolco come me, che non aveva mai sentito parlare di femminismo prima che diventasse obbligatorio, sa che il corpo di sua figlia non gli apparteneva. Che non ha diritto di commentarlo in pubblico. All’angosciante voracità di quello che chiamiamo l’amore materno non viene posto alcun limite”.

Ora, Caro stronzo è un romanzo e Despentes è famosa per le provocazioni. Ma quello che dice per bocca del discutibile Oscar è vero, ci sono argomenti preclusi agli uomini. Non è giusto e non è sbagliato. È quello che è. Ma non è peccato che vi indulgano se chiedono venia.

foto: Virginie Despentes

Quello che i padri non diconoultima modifica: 2023-06-18T16:22:53+02:00da VIOLA_DIMARZO

24 pensieri riguardo “Quello che i padri non dicono”

  1. Peccato ne abbiamo fatto una trasposizione cinematografico/televisiva che è stata un mezzo flop. Mi riferisco alla fiction Rai di qualche anno fa, con protagonista Vittoria Puccini nei panni della giornalista/scrittrice.

  2. bruno bruno, ogni volta che mi insulti sei in una posizione di vantaggio perché non posso scendere al tuo livello. Infimo. Sogni belli, uomo di fede.

  3. Ma non ti ho insultato ho solo espresso il mio pensiero. Sei tu che mi hai insultato affermando che non puoi scendere al mio INFIMO livello. Non ti consento, poi di scherzare appellandomi uomo di fede, ovviamente con tono di derisione. Anche da te esigo il rispetto dovutomi.

  4. Ovviamente bruno, bruno con la minuscola – ti ricordo che dalle elementari ci ci insegnano che i nomi propri di persona si scrivono con la maiuscola – è una ulteriore tua offesa.

  5. Se dici di non avermi insultata, evidentemente hai problemi con la comprensione dell’italiano. Inoltre, dal momento che mi definisci atea, io mi sento libera di definirti uomo di fede.

  6. Se posso, ed anche se non potessi… Bruno io credo che tu abbia passato la misura da tempo. Mi pare evidente che tu aspiri a ben altra attenzione e considerazione da parte di Viola, ma se la considerazione e’ immeritata visto i toni e gli argomenti cercare l’attenzione attraverso vie da troll ti squalifica ulteriormente. Parlare con te non è un piacere ma un fastidio per il tuo frequente scadere in espressioni irrispettose se non becere e volgarmente offensive, talvolta brutali. Comportamento sempre provocatorio e lasciatelo sottolineare sul muso indegno di una discussione civile. Il tuo confessore Padre Panfilo

  7. @bruno, considerando che la fallace Oriana è la stessa che sbrodolò quella sua teoria sulla differenza di civiltà, credo che tu non potessi fare complimento migliore a Viola.

  8. a proposito del commento di Arien ho fatto le mie ricerche…
    “https://www.lastampa.it/cultura/2014/01/19/news/occidente-e-islam-scontro-o-civilta-1.35936624/”
    ok, lei era anche questo ma indipendentemente da come la si pensi non era donna da gregge. Questo per dirti, Spalmieros, che il tuo per me resta comunque un complimento perché ho capito bene quello che intendevi 🙂

  9. Lei non era catalogabile nei soliti schemi: né comunista né fascista, né di sinistra né di destra. Inviata di guerra, uno dei suoi più grandi amori fu in giornalista greco ucciso dal regime dei colonnelli. Non potrò mai dimenticare un suo libro dal titolo Lettere ad un bambino mai nato.

  10. Lessi anch’io quel libro, mi piacque. Ora, a distanza di cent’anni non saprei dire, ma difficilmente l’intelligenza delude, persino quando non se ne condividono i contenuti.

  11. Fosse al mondo oggi non riuscirebbe a spiaccicare parola sepolta dagli insulti, epiteti e dalle minacce. Ha fatto un’epoca perchè si sono accorti tardi di quello che diceva , erano troppo presi a costruire la franosa alternativa a sinistra

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