Ieri pomeriggio ho fatto un giro di shopping come piace a me, in solitaria, senza le ingerenze amicali di cui è sempre meglio dubitare (quanto mi sta insegnando in questo senso L’amica geniale non saprei quantificarlo). E mentre me ne tornavo a casa, satolla ma già pentita d’aver dilapidato un piccolo patrimonio, pensavo che Tizia, Caia e Sempronia – fino a qualche tempo fa considerate con mite soddisfazione amiche – non vedranno mai i vestiti nuovi, a meno che il caso non decida diversamente.
Ora, al mio paese, che è anche il loro, una persona si invita a prescindere, persino se ha manifestato a più riprese il disagio di fare tardi la sera. Di conseguenza la buona educazione, non m’azzardo neppure a parlare d’affetto benché i pregressi me ne darebbero adito, avrebbe esatto che io fossi messa al corrente della serata organizzata dalle tre, e che Caia mi ha riportato en passant mentre prendevamo un caffè, sottolineando che lei la proposta l’aveva fatta di invitare pure me, ma che era stata bocciata perché io avrei lamentato d’essere stanca. Un sorriso di superiorità ha lasciato cadere la cosa, ma gli occhi mi hanno tradita, ne sono certa.
P:S: Il mancato invito mi ha procurato un piacere simile a quello che provo quando mi tuffo in mare: in pochi secondi d’apnea trovo tutte le condizioni necessarie per un’esistenza perfetta.
Un mancato invito fa male anche se viene da amici ~nemici. Serve una buona dose di autostima per realizzare che chi non mi vuole non mi merita e saltare oltre l ‘ostacolo della mancata accettazione e farlo diventare un punto di forza. So ,intimamente, che ci sei riuscita . 🙂
Sono intimamente compiaciuta d’aver raggiunto il mio obiettivo, liberarmi di persone che da tempo non mi convincevano più. Resta il disappunto per la scortesia subita che tuttavia seppelliro’ domenica con un doppio tuffo 🙂
Pensieri molto profondi.
Certo che lo sono, e tu, che sei nelle medesime condizioni, per non dire peggio, dovresti capirlo più di tutti. L’unica differenza tra te e noi tre è che hai torto. Anzi, a dirla tutta, sono anni che godi delle medesime situazioni.
Mi associo volentieri a voi 2, poiché sono svariati anni che provo le stesse sensazioni. Anzi, ancora più appagante quando declino volentieri i loro ipocriti e formali inviti.
Spalmieros, non ti curare dei toni derisori dell’Anonimo, non capisci che da ogni sua parola trasuda l’interesse morboso che ha per noi? Ieri, ad esempio, mi ha dedicato un bel “zoc…a”. Credi che me la sia presa? No, perché ho capito che mentre pensava a sua madre gli è partito l’insulto 🙂
Forse pensava a giuseppi….
Io non credo sia l’estimatore di Giuseppi, ad ogni modo parentesi che non lasciano il segno.
“No, perché ho capito che mentre pensava a sua madre gli è partito l’insulto”
Scommetto che anche sua mamma ti ha fatto l’ola leggendoti
Non sono neppure io signora giusy
Caspita, il mistero s’infittisce…..
Che ci sia in giro una femmina pensante, pensi giusto o sbagliato, sembra essere di per sè un affronto per certi energumeni del web che vorrebbero essere i soli interlocutori a disposizione (?). Il punto è che non sanno cosa pensare e cosa fare del rimasuglio di cervello che gli rimane e si attaccano come le sanguisughe ai pensieri e personalità altrui. Stalkers ad ogni effetto, che cercano morbosamente uno o più ospiti ai quali agganciarsi e trovano soddisfazione nel sapere che i loro strali sono giunti a bersaglio, facciano male oppure no , perchè ogni strale lanciato fa bene al loro ego, che si accontenta di vivere di ombre riflesse. Povere anime derelitte non meritano nè parole nè calci , solo silenzio. Umanità ridicola.
Ti credo Alex perché per quanto discutibile tu possa essere, non sei così codardo da nasconderti dietro la dicitura Anonimo.
se invece di “femmina pensante” avessi scritto donna pensante non avresti reso l’idea. perché quando di mezzo ci sono dei trogloditi si ragiona in termini di maschio-femmina. dai che voliamo alto 🙂
Arien, meno male che riusciamo a sorridere, che se ci lasciassimo prendere dallo sconforto scaveremmo gallerie alla ricerca di un senso 🙂
E pensare che quando, tempo fa, ebbi “l’ardire” di citare Umberto Eco a proposito delle legioni di imbecilli che imperversano in rete, qui ci fu qualcuno (francamente non ricordo chi fosse) che inorridì e mi fece oggetto di malcelate contumelie.
A quanto pare, Eco forever! 🙂