I lupi esistono e i genitori lo sanno

Giambruno, compagno di Giorgia Meloni: Non sono di sinistra, ma farei vedere Peppa Pig a mia figlia | Sky TG24

Premettendo d’aver assistito in diretta al misfatto compiuto dal tenero e un po’ goffo Giambruno (lo definisco goffo perché lontano anni luce dalla baldanza muliebre), le cose non sono andate come le raccontano. Se non ricordo male, le parole incriminate sono state riprese da Giambruno, per chiudere il cerchio, dopo che un ospite in collegamento le aveva pronunciate. Tutto qui. Ora, tutti i genitori raccomandano alle figlie (ma anche ai figli, solo che qui si sta parlando di violenza di genere) di fare attenzione, di essere responsabili. Dunque, dov’è lo scandalo, dove l’attacco alle donne? C’è che certa sinistra, non avendo argomenti, aspetta l’occasione giusta per essere illuminata dalla luci della ribalta, e fustigare il marito della premier è una tra le aspirazioni massimamente auspicabili. Giambruno non intende scusarsi e fa bene. D’altronde, non è difficile immaginare che un giorno, che adesso sembra lontanissimo, dirà a sua figlia: “Tesoro mio, fai attenzione”.

P.S. Parla la ragazza che sopravvive in me: non è mai una buona idea ubriacarsi, a meno che non si sia in compagnia di gente fidata. Diversamente, il gioco può farsi pericoloso in un istante. Persino il classico bravo ragazzo può trasformarsi in aguzzino. In quel caso servono due cose: fortuna e sangue freddo. In assenza di entrambe sei fottuta.

I lupi esistono e i genitori lo sannoultima modifica: 2023-08-30T14:31:25+02:00da VIOLA_DIMARZO

42 pensieri riguardo “I lupi esistono e i genitori lo sanno”

  1. Non metto in dubbio che il buon giornalista avesse le migliori intenzioni. Anche a me è capitato di uscire con ragazze che, nonostante le mie raccomandazioni, poi hanno alzato il gomito. Cosa che fanno pure i maschietti, ovvio. Non so perché lo hanno fatto e non mi interessa. Premetto che io non bevo, se non occasionalmente qualche birra per accompagnarmi con una pizza. Ma mai e poi mai ho pensato di approfittare della situazione ed avere con loro rapporti non consenzienti, date le circostanze. Cosa ho fatto? Le ho accompagnate a casa ed il giorno dopo ho telefonato loro per sapere come si sentivano.

  2. Certo che esistono, purtroppo. Se una ragazza, e anche i suoi familiari, riponevano fiducia in me, come avrei potuto calpestare tali aspettative comportandomi come un verme? Non è nella mia natura e non nascondo che in tali situazioni ci rimanevo male, perché erano e sono davvero brave e belle ragazze, ora donne. Per carità, non avevano rovinato la serata, solo che non ho mai capito perché in presenza di altri amici non oltrepassavano il limite etilico. Cioè per attirare l’attenzione di un maschietto è davvero necessario abbassare artificialmente i freni inibitori? Io dico di no!

  3. “come avrei potuto calpestare tali aspettative comportandomi come un verme?”, continui a ragionare da bravo ragazzo e questo ti fa onore 🙂
    e per quanto riguarda
    “solo che non ho mai capito perché in presenza di altri amici non oltrepassavano il limite etilico”, beh, sapevano che eri affidabile, mentre
    “Cioè per attirare l’attenzione di un maschietto è davvero necessario abbassare artificialmente i freni inibitori?” qui la risposta è solo una: assolutamente no. Anzi, ci sono ragazzi/uomini che sono particolarmente attratti dalla ragazza/donna che non si mette forzatamente in mostra.

  4. Però devo confessarti che ci rimanevo male, cioè mi sentivo in colpa, anche se ero sicuro di avere la coscienza a posto. Ricordo di una mia amica, ora mamma e avvocato, la cui madre diceva sempre agli altri ed altre della comitiva che io non mi limitavo ad accompagnare sua figlia sotto casa ma scendevo dall’auto e le facevo compagnia fino all’entrata di casa. Sono fatto così.

  5. I lupi esistono e ti aggrediscono anche se sei lucida, come quelli di Caivano. E nulla ci assicura che stessa cosa sarebbe successo pure alla poveretta di Palermo se fosse stata una astemia circondata da sette balordi. Il massacro del Circeo non ha insegnato nulla?

  6. È così ovvio quello che sottolinei che l’ho dato per scontato, la violenza è stata esercitata, forse, il più delle volte proprio su ragazze e donne perfettamente sobrie. La storia del Circeo è emblematica, sono d’accordo.

  7. Senza un comportamento morale non c’è che la legge del più forte o più spietato. Ed i più forti oggi, per efferratezza ed impunità sono i topi che noi qui chiamiamo lupi. Mi chiedevo cosa si può fare e la sola risposta che mi viene e’ che serve autorizzare ed implementare l’uso delle forza per punire (dicesi legge) e dare il giusto sostegno ai virtuosi ed agli educatori. Le famiglie bacate siano esse famiglie bene o di disperati sono il substrato che alimenta la violenza contro i più deboli , serve eradicare il senso di onnipotenza proprio di chi opera per il male. La situazione è ormai scappata di mano, ma non è mai troppo tardi per iniziare un processo virtuoso (Non solo a parole, Meloni & c. … se ci sei batti un colpo)

  8. Inoltre aggiungo che una volta l’omertà copriva il tutto in misura ancora maggiore, a causa di vari motivi: retaggi culturali, assenza di mezzi di comunicazione di massa istantanei come quelli odierni, ignoranza dilagante…. Oggi almeno le denunce sono meno tardive.

  9. Provo a rispondere anch’io ad Anonimo. Certo che è ovvio che l’esercizio della violenza non dipenda unicamente dal livello di lucidità e consapevolezza della vittima; in tal senso mi pare di essermi espresso in modo inequivoco nel mio precedente commento; tanto più che nel caso di Caivano si è trattato praticamente di due bambine (evito in proposito di soffermarmi sugli ulteriori, deprecabili seguiti omertosi e ritorsivi della vicenda). Tuttavia mi sembra altrettanto scontato che l’assunzione di alcool o di sostanze stupefacenti sia fortemente limitante sotto vari profili ed incrementi la vulnerabilità e l’esposizione a rischi di ogni natura. Volendola metaforizzare, è come navigare in mare aperto di notte, senza stelle, privi di bussola e magari anche con il mare formato. E la bussola, nei casi di cui trattasi ma detto in generale, dovrebbe essere fornita principalmente dalla famiglia, per scongiurare il pericolo di avere un figlio potenzialmente sia carnefice che vittima.

  10. (Non solo a parole, Meloni & c. … se ci sei batti un colpo)
    In questo caso sono con De Luca che ha evocato l’intervento dell’esercito affinché presidi il territorio. Non c’è altra soluzione perché prima che cambi la mentalità ne passerà di tempo, quindi serve la forza e il rigore. Ma…scommettiamo che finisce in un nulla di fatto?

  11. L’anonimo, o non ha mai bevuto più del dovuto oppure è astemio. Ma sospetto che si sia pronunciato con quei toni perché nutre una radicale avversione per Meloni.

  12. Lungo sì, ma meraviglioso. Trattengo per motivi miei questo:
    “Poiché tutto deve servire a qualcosa, essere utile ad alimentare il circuito del consumo e del profitto, l’uomo postmoderno riderebbe – di una risata stolida, sguaiata, carica di soddisfatta mediocrità – se gli capitasse, per caso o errore, di leggere un brano delle Pietre di Venezia di John Ruskin: “ricorda che le cose più belle del mondo sono anche le più inutili: i pavoni e i gigli, ad esempio”.
    Grazie Panfilo, fai buone vacanze.

  13. Riflessioni nutrienti. Un pensiero assimilabile lo troviamo in Oscar Wilde quando scrive che “Niente è più necessario del superfluo”.

  14. Va tutto bene quello che dici, però in linea di principio una persona dovrebbe avere il diritto di poter fare i cavoli che vuole , ovviamente senza infastidire nessuno, senza dover pensare che qualcuno ne approfitti di te. Forse al giornalista manca questa premessa.
    Saluti

  15. Prima della frase che ha sconvolto tanta gente, la premessa cui alludi c’è stata, ma non da parte di Giambruno perché lui, con quella frase, ha inteso tirare le somme. Bisogna ribadirlo: ognuna può e deve fare come le pare, ma finché esisteranno i lupi meglio fare attenzione, perché i lupi non vanno per il sottile, non sono galantuomini. Ed è questo il punto che sfugge, non viviamo nel migliore dei mondi possibili ma nel peggiore.

  16. Rimedio ad una mia piccola omissione 🙂 riguardante il post precedente. Nel prendere atto che siamo il Paese del “dopo”, il Paese dove le commemorazioni e le fiaccolate sono molto più numerose degli interventi preventivi, mi è sfuggito di citare a supporto un’altra istituzione ormai consolidata: quella delle Commissioni di inchiesta, delle quali credo nessuno abbia contezza (come, del resto, del numero di leggi vigenti) di quante siano in attività. Una buona quantità esiste praticamente ab immemorabili, a riprova della gran mole di fatti e criticità esaminati a posteriori e rimasti irrisolti.
    E la consistenza numerica continua ad incrementarsi.
    Se tanto mi dà tanto…

  17. Con la strage di Brandizzo, la lista infinita delle tragedie italiche evitabili si allunga inesorabilmente.
    Temo che, nonostante da varie evidenze si possa ragionevolmente evincere che sia imputabile ad una pratica lavorativa scellerata quanto abituale, si finirà anche in questo caso per derubricare tutto ad “errore umano” ascrivibile ad uno o più singoli soggetti. Al peggio non c’è fine.
    E non c’è fine neppure alle esternazioni del nostro ex premier Giuseppe Conte, alcune delle quali raggiungono vette inopinabili quanto a surrealismo. Non ce l’ho con Conte in modo preconcetto, e tuttavia trovo che la sua supponenza nell’insistere su certi assunti sia ormai irritante e pari soltanto alla sua abilità nell’annodare la cravatta e ripiegare il fazzoletto. Mi riferisco al suo intervento all’ultimo Forum Ambrosetti, contesto di elezione, nel quale ha difeso strenuamente i bonus edilizi opera del suo governo e, a suo dire, determinanti per un aumento del PIL.
    Ora, inutile soffermarsi ancora su altri provvedimenti macchiettistici come il bonus rubinetti o il bonus monopattini, e neppure sul RDC, del quale pure prosegue ad oltranza la difesa d’ufficio da parte di Conte.
    Tornando invece ai bonus edilizi, mi pare inappuntabile quanto eccepito nel merito da Carlo Calenda, che è persona dai trascorsi manageriali più che rispettabili. Attribuirsi il merito della crescita dopo la pandemia – dice Calenda – è semplicemente un atto di malafede, essendosi invece trattato di un normale rimbalzo del ciclo economico. L’errore sul calcolo dei costi dei bonus edilizi ha altresì determinato un buco nero nelle finanze dello Stato, una mangiatoia che ha finanziato totalmente ristrutturazioni edilizie a persone con redditi e patrimoni alti, sottraendo risorse a servizi essenziali. Bisognerebbe pertanto – continua Calenda – vergognarsene, non rivendicarli.

  18. Antonio, anche in questo caso apprezzo la tua disanima, così lucida e triste. Ti dirò, ultimamente non sto seguendo la politica, tutto mi sembra, a facce cambiate, un eterno ritorno di dinamiche che sfociano quasi sempre in un nulla di fatto.

  19. Grazie Viola. Purtroppo non vedo proprio di che essere ottimisti. Condivido la tua sintesi e sono sempre più convinto che il nostro sia un Paese in declino rappresentato da una classe politica per lo più mediocre quando non proprio impresentabile. La sensazione è che il buono o il cattivo funzionamento de “la qualsiasi” sia rimesso nelle mani dei singoli, capaci o incapaci, zelanti o ignavi che siano, con effetti quindi slegati da quella tutela che dovrebbe essere garantita alla collettività da istituzioni che funzionino a dovere.
    Certo, non è un problema recentissimo, ma trovo che si sia accentuato negli ultimi anni, forse anche in ragione di leggi elettorali scriteriate che hanno consentito sbarchi in massa di scaltri dilettanti sulle spiagge delle istituzioni.

  20. Dopo tangentopoli c’è stata la calata dei mongoli nel deserto dei tartari… Sul conte giuseppi del grilletto, Cosa dire? Aggiungerei piuttosto un de profundis!

  21. Anonimo, perché non prendi esempio e ti comporti anche tu da “grande uomo” cominciando a ripresentarti col nome con cui ti sei fatto conoscere?

  22. Prendendo in prestito una battuta da così è se vi pare di Pirandello, ” io sono colui che mi si crede”.

  23. Quanto a te, Anonimo, c’è poco da lambiccarsi il cervello. Nessuno di noi pronuncia il tuo nome perché siamo stanchi di registrare le tue lagnanze.

Lascia un commento

Se possiedi già una registrazione clicca su entra, oppure lascia un commento come anonimo (Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog).