Guterres, che ingenuità diplomatica

Medio Oriente, Guterres: "Gli attacchi di Hamas sono ingiustificabili ma non sono nati dal nulla" - Agenzia Nova

È importante riconoscere che gli attacchi di Hamas non sono arrivati dal nulla. Il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione”. È bastato ricapitolare la Storia per sommi capi per scatenare l’ira funesta di Israele che ha chiesto subito le dimissioni di António Guterres, il quale aveva comunque aggiunto “nessuna parte in un conflitto armato è al di sopra del diritto internazionale”. Niente da fare. A nessuno è consentita l’esposizione anche parziale di una qualsivoglia questione se il rovescio della medaglia è quello di aprirla a una diversa chiave di lettura. Neppure quando è tutto certificato da giornali e manuali di storia.

Guterres, che ingenuità diplomaticaultima modifica: 2023-10-25T08:03:26+02:00da VIOLA_DIMARZO

34 pensieri riguardo “Guterres, che ingenuità diplomatica”

  1. Come se non fosse sufficiente il fatto conclamato che l’ONU sia da molto tempo un organismo tanto dispendioso quanto inutile (basti pensare al diritto di veto, un istituto paralizzante), adesso diventa pure un organismo divisivo.
    Mi piacerebbe chiedere a Guterres che tipo di riscontro si aspettasse da parte di Israele: che riconoscesse 56 anni di “soffocante occupazione”? Che riconoscesse la legittimità dell’operato di Hamas?
    Certo è che se l’intento era quello di versare benzina sul fuoco, non avrebbe potuto fare di meglio.

  2. In effetti il buon Antonio (che secondo me, da arbitro imparziale, ha ragione da vendere), è stato pure magnanimo, visto che il problema è noto da almeno 70 anni, anzi se si va a pescare secoli addietro, credo risalga ad ancora molto prima… Ad ogni modo, essendo lo Stato di Israele nato guarda caso proprio sotto l’egida dell’ONU, con apposita risoluzione all’indomani della fine del secondo conflitto mondiale, perché non farne nascere un secondo anche per i palestinesi? Anche se temo che nemmeno così i conflitti cesseranno….

  3. Vero Antonio S., quell’ONU che nel suo Consiglio Permanente annovera anche la Russia…. Che ha dichiarato guerra all’Ucraina ma vuole la pace in Medio-Oriente!

  4. Versare benzina sul fuoco? non è necessario, ma è necessario tutelare il dibattito e la libertà di parola e di pensiero. Detto ciò, io sto dalla parte dei civili, dell’una e dell’altra parte.

  5. Cara Viola, la penso esattamente come te: continuare all’infinito a discettare su chi ha iniziato per primo è come chiedersi se sia nato prima l’uovo o la gallina. Quindi, tracciamo una linea ideale, e poi punto e a capo.

  6. Secondo me Gutierres non ha scritto quel che ha letto, bensì – come solitamente accade a certi livelli pilitici – glielo ha preparato “qualcuno” del suo entourage. E’ noto che la composizioone dell’Onu guarda più a sx per cui.. Tuttavia trovo esagerato, di parte, ottusamente di parte quel che Gutierres ha letto, come se Hamas fosse giustificata nel suo comportamento efferato. É di pubblico dominio che Hamas (e paesi musulmani fra cui l’Iran di cui Hamas e Hyzbullah sono le ramificazioni esterne politico- dottrinali-militari) vorrebbero far sparire dalla faccia della terra Israele. Mi viene il sospetto (non fondato sia chiaro) che quel discorso lo abbia scritto quell’ignorante conclamato del Diba…

  7. Concordo col tuo pensiero, onestamente penso che Guterres si sia espresso male, o sia stato volutamente frainteso. Per il resto, anche l’ONU negli ultimi anni ha fatto infornate di burocrati, non necessariamente di sola sinistra. Inoltre quel discorso potrebbe anche essere opera di Giggino ex grillino, visto che svolge un incarico in Medio-Oriente ben remunerato dall’UE.

  8. Credo che la Premier abbia usato sagge parole quando ha raccomandato di non cadere nella trappola dello scontro tra civiltà, anche se temo sia un pochino tardi.

  9. Secondo me tutti dicono che Israele ha torto perchè hanno paura di un attentato da parte del terrorista hamas.. Signora viola la sai l’ultima? a lei che non piace cancel culture voglio chiamare natale festa di fine anno per non offendere i musulmani ovvio

  10. Signor Alex, in tal caso forse sarebbe più corretto parlare di politicamente corretto. Ma grazie per aver pensato a me.

  11. Buongiorno Viola, Luca Ricolfi in un suo interessante libro – Perché siamo antipatici? La sinistra e il complesso dei migliori, parlò anche e non solo del noto politically correct ( (“tu non devi parlare come vuoi” ignorando volutamente l’art. 21 della costituzione) quanto anche del linguaggio codificato (“io sì che la so lunga”), dulcis in fundo degli schemi secondari (“tu non puoi capire”, ovvero la falsificazione della realtà, concetto risalente al filosofo viennese Karl Popper) e la supponenza morale (“noi parliamo alla parte migliore del paese”). Ne hanno di strada da percorrere ancora e polvere da mangiare a tonnellate certi democratici a parole.. Ciao, Antonio.

  12. Penso che oramai la superiorità morale, se mai ci sia stata, oggi come oggi non appartenga a nessun schieramento politico. Riguardo il politicamente corretto, una volta lo si chiamava conformismo. Interessante il punto specificato “tu non puoi capire”: un tizio che conosco su altri siti, di stampo locale, e che da sempre si professa di destra, tale Roberto Pavesi, ogni volta che ci confrontiamo, di fronte a divergenze di vedute, chiosa sempre con la seguente frase, quasi simile:” Tu non sai….”. Cosicché, io gli rispondo alla Socrate…..

  13. La supponenza morale…Aracnoid, su certe questioni io non so esprimermi, forse perché sono una persona umile, lontana anni luce dall’etichettare le persone in base al censo, alla professione, al credo politico ecc. E quando incappo in soggetti che operano un discrimine in base ai criteri di cui sopra, li rifuggo come fossero degli appestati.

  14. Buona sera Viola, guarda che non voglio convincere nessuno circa la tesi che ho esposto. A me sta bene, c’è chi non la condivide e sta bene anche questo. Luca Ricolfi è un sociologo e politologo italiano che ha fondato l’ “Osservatorio del Nord Ovest”, il suo orientamento politico è di sinistra. Come ho già detto in altre occasioni, leggo anche libri di scrittori politici etc. di sx per farmi un’idea più probante del mondo politico-sociale, basato non su esperienze personali che contano come il due di coppe quando il seme, a briscola, è bastoni. Ho acquistato alcuni suoi interessanti testi e quello che ho citato lo ha scritto non in base a opinioni personali ma a statistiche. Se non lo si legge, si parla a vanvera come fa certa gente molto simpatica che non conosce quel testo, non spreco tempo a spiegare. Lascio che stiano nel loro campo, che pensino pure quello che vogliono: la cosa non mi interessa assolutamente. Ho riportato, in modo molto succinto, il pensiero di questo sociologo, piaccia o meno, pensiero che condivido. Nient’altro. Grazie, buona serata a te. Antonio.

  15. Oramai la questione a sinistra dei radical chik da salotto è superata, come pure quella a destra dei snob kitsch, o snobbisch, come a Viola piace definirli.

  16. Antonio, vedo che non ci siamo capiti. Senza nulla togliere al signore che citi, ho semplicemente riportato il mio punto di vista sulla questione. Che varrà pure quanto il due di coppe, ma fa parte della bussola della mia vita.

  17. Buongiorno Viola, massimo rispetto per il tuo punto di vista: ci mancherebbe altro. Sul valore non mi prendo la briga di stabilirlo chè non è nel mio modo di fare, come invece altri supponenti fanno qui dentro abitualmente e a cui non do alcun peso. Ho esposto a te il mio con maggiori particolari e altro non ho fatto. Grazie, buon giovedì! Antonio

  18. Nessun pensiero vale il due di coppe. Frequento, quando sono in loco, il baretto di un paesino sperduto di montagna, dove si radunano davanti ad una bottiglia di vino i pensionati e non del luogo. Lì si discute su tutto, dall’orso ammazzato la settimana prima al culo della Meloni alle malefatte dell’Onu e si discute senza preamboli o posizioni dominanti. Frequentare quel bar equivale ad un corso di politica e sociologia, lì il politicamente corretto non arriva, almeno fino a quando la ”cultura” si farà largo tra i ‘meno vecchi’ per la premorienza degli odierni protagonisti. Ma a quel punto il bar avrà chiuso, la libertà di opinione non è posto per giovani.

  19. Credo che in quel baretto sperduto ci starei proprio bene, ma non per parlare, solo per ascoltare 🙂
    Ho conosciuto da poco una donna, appena l’ho vista mi sono detta: e mo questa che vuole?, dimenticando che un libro non si giudica dalla copertina. In breve tempo ho scoperto in lei concretezza, capacità di stare al mondo e propensione alla gratitudine, anche quella legata a piccoli gesti insignificanti, ovvero le ho dato due volte un passaggio in macchina (lei non guida, dipende da altri). Per quel semplice gesto di cortesia che non mi è costato niente, e presumo pure per quelle pochissime volte in cui ci siamo parlate, ogni volta che mi incontra è come vedesse il sole, e credo di non esagerare. Questo per dire che avevo giudicato il libro dalla copertina, copertina che raccontava di incapacità manifesta di parlare la nostra lingua, abbigliamento approssimativo e a volte un modo così diretto di rapportarsi agli altri da rasentare la maleducazione. Eppure, avendo questa donna tra le altre cose anche un background duro alle spalle, sono certa che potrebbe insegnarmi più di qualcosa…

  20. Eppure…ho nella scarpa un altro sassoletto . E’ opinione prevalente o comunque diffusa come prevalente che il Popolo Palestinese non debba essere ritenuto responsabile e pagare le conseguenze delle azioni di Hamas, ritenute terroristiche dalla totalità dell’occidente. Mi pare che Hamas abbia sempre professato la distruzione di Israele come suo obiettivo primario e che lo stesso Hamas sia stato liberamente eletto a schiacciante maggioranza a inizio 2006 proprio da quel Popolo Palestinese che oggi lamenta vittime. I popoli pagano per gli errori che compiono oppure sono da ritenere esenti da responsabilità ? Ed eleggere Hamas fu un errore come lamentato allora dal mondo occidentale , o un successo come da felicitazioni espresse da alcuni paesi arabi ? Mi piacerebbe leggere qualche commento privo di retorica , nudo e crudo, così da capire se sono solo a pensare che si, i popoli pagano sempre e devono pagare per crescere , di qualunque colore siano ed indipendentemente da numero di bambini che sventolano per aria (Vale per i palestinesi, gli israeliani, gli ucraini ed i russi e per i popoli incolpevoli delle guerre dimenticate o delle guerre senza spargimento di sangue, Italia in testa)

  21. In guerra i civili non dovrebbero pagare mai, perlomeno non per mezzo di rastrellamenti o mentre si trovano ad un concerto…E che mi dici dei capi di Hamas che vivono all’estero, non dovrebbero morire loro per primi?

  22. Beh, questo concetto che ogni popolo ha il governo che si merita è molto grillino (vedi Morra….). Inoltre, senza scomodare vecchi proverbi nostalgici di regime (È il popolo che lo vuole….), qua non serve la retorica per capire che non si va da nessuna parte. Quanto ai sistemi elettorali, sempre per essere in clima demodé, qualcuno li definiva ludi cartacei. Ebbene, anche col nostrano porcellum abbiamo compiuto il miracolo: se si sommano tutti i voti presi dall’ opposizione, questo superano quelli presi dalla maggioranza, però in Parlamento la distribuzione dei seggi è ben diversa. Quanto poi alle libere elezioni, soprattutto in certe zone del mondo (vedi Russia, Bielorussia, Turchia), dai, ma di cosa stiamo parlando …

  23. A me che fanno specie sono i popoli incolpevoli, quelli delle elezioni truccate o mai avvenute…i popoli che non sono sotto i riflettori e non hanno più bambini da sventolare… per quegli altri muoia Sansone con tutti i filistei.

  24. Mah, provare la colpevolezza credo sia ardua impresa. Per il resto per me invece vale il detto “Muoia Peppone con tutti i filibustieri….”

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