Doggy bag

Doggy bag obbligatoria, arriva la proposta di legge per ridurre lo spreco alimentare dei ristoranti | Ohga!

No allo spreco alimentare sì alla doggy bag, purché l’avventore si porti da casa il contenitore. Questo il sentiment di alcuni ristoratori che non ci stanno a spendere  sei centesimi in più. La doggy bag non è un imperativo morale – a nessuno frega delle zone del mondo dove un pasto al giorno è una chimera – ma è un imperativo green. Abbiamo fatto tutti esperienza di tavolate sulle quali a fine pasto restava tanto ben di Dio, e il pensiero che finisse buttato avrebbe dovuto spingerci, già in tempi non sospetti, a non avere vergogna di chiedere gli avanzi. Cane o non cane. Ma ora si può rimediare. E se dovessimo imbatterci in un ristoratore pezzente, aggiungiamo signorilmente alla mancia sei centesimi moltiplicati per il numero dei commensali. Eviteremo così che un blasonato Vissani esterni il suo disappunto in materia. Senza provare vergogna.

 

Doggy bagultima modifica: 2024-01-11T14:16:05+01:00da VIOLA_DIMARZO

20 pensieri riguardo “Doggy bag”

  1. Ciao Giusy! Visto il tuo riferimento a Vissani, mi sono informato sull’accaduto. Beh…che dire? Non saprei se è peggio ciò che Vissani dice o se è peggio il modo in cui lo dice, ivi inclusa la rozzezza, da sempre sciorinata, del suo eloquio, con livelli che sarebbero comici se non fossero desolanti per uno che è stato una star dei fornelli e della tv per molto tempo.
    Devo riconoscere che ha avuto il suo periodo glorioso, a tratti anche con merito; ma ora mi sembra null’altro che un relitto degli anni ’80 e ’90, un cuoco che da tempo ha perduto quell’aureola di genio e divinità, nonché stelle, forchette e cappelli che gli consentivano di presentare conti stellari sia nel ristorante che nei programmi tv in cui presenziava assiduamente, facendo sfoggio di modi sgarbati (ma questo piaceva tanto, se fatto da uno chef stellato!), di un vocabolario assai ristretto e di un uso penoso di concordanze e consecutio.
    Quanto alla storia attuale della doggy bag/vaschetta, la sua rancorosa esternazione è a dir poco immorale, segno tangibile che lo stile non va di pari passo con la fama, il prestigio (a ragione molto calati negli ultimi anni, e di questo non fa mistero di crucciarsi parecchio) e le capacità economiche.
    Se fosse intelligente almeno quanto è stato bravo ai fornelli per qualche tempo, basterebbe semplicemente che prendesse esempio da un Massimo Bottura (3 stelle Michelin da tanto, tanto tempo), che non sbraita per il costo di una vaschetta bensì organizza pranzi per i poveri ormai da molti anni e senza battere la grancassa.

  2. 🙂 sono andata a ricercarmi il video e mi sono incavolata ancora di più: Vissani è proprio arrogante, presuntuoso e con l’acqua alla gola, volendo riassumere quello che hai già stigmatizzato tu. Comunque, prendiamo il buono di questo scambio, non sapevo di Bottura, del suo essere compassionevole, nel significato più alto del termine, verso gli altri. Gli darei un’altra stella.

  3. Buongiorno Viola & Antonio! Come spesso accade, un programma deve il suo successo a 2 elementi: la formula e il conduttore. Nell’esempio sopra riportato, non avendo lo chef Rubio (al secolo Gabriele Rubini, romano con un passato da giocatore di rugby) rinnovato il contratto con l’emittente Discovery Channel, e quindi sostituito dal suo collega Misha Sukyas nell’ultima stagione, il programma ha concluso il suo ciclo, dopo ben 4 stagioni.

  4. Questa “usanza” è praticata da molti anni in ristoranti dalle mie parti: basta chiedere e danno tutto in un vassoio ad hoc perchè uno porti a casa quello che avanza. Dove finisce ognuno lo decide per conto suo. Vissani? Ottimo chef, tuttavia per lui vale, a volte, certo noto aforisma attribuito a Wilde… Buona giornata Viola e buon fine settimana.

  5. Sì, un po’ ovunque è già possibile chiedere, ma adesso è legge e non posso impedirmi di pensare che qualche ristoratore storcerà la bocca perché è risaputo che con gli avanzi si fanno ottimi piatti.
    Antonio, il mio blog, per ragioni tutte sue, mette spesso in moderazione i tuoi commenti. Non me ne volere 🙂

  6. “in moderazione” nel senso che sovente non appaiono sul blog appena inviati, bensì anche dopo parecchie ore?
    Certo non può essere per ingiurie, contenuti osceni o blasfemia…:)))

  7. p.s.: gli aforismi di Oscar Wilde mi piacciono molto, ma non ho individuato quello a cui si riferisce aracnoid.999 a proposito di Vissani. Se ce lo potesse citare…
    Grazie!

  8. Proprio in quel senso, senza che vi sia la mia volontà di censura. Pensa che in blacklist sono rimasti solo in due, erano in tre. Uno, dopo lungo tirocinio volto a rieducarlo, l’ho promosso “in chiaro”. Più progressista di così… :)))

  9. Antonio S., neppure il tempo di dare spiegazioni che già trovo il tuo secondo commento in moderazione. Comunque, prima ho sorvolato ma ammetto di non essere riuscita neppure io a risalire all’aforisma cui allude Antonio.

  10. Tra gli aforismi attribuiti a Oscar Wilde, me ne è sovvenuto uno che potrebbe essere quello a cui allude aracnoid nella fattispecie, e che si attaglierebbe a personaggi come Vissani: a volte è meglio tacere ed apparire stupidi piuttosto che aprir bocca e togliere ogni dubbio. 🙂

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