Spesso l’epica della vita ordinaria è più interessante di una serie tv dagli ingranaggi perfetti però carente delle digressioni necessarie affinché, da spettatore, tu possa cogliervi una sorta di agnizione. Ma in un supermercato le cose possono andare diversamente per cui, mentre sei intenta a scegliere un concentrato di pomodoro, la donna alle tue spalle che poteva passare oltre e fingere di non averti vista, si ferma ti saluta si informa. E lo non fa rapsodicamente come chi simula interesse e pensa ad altro. No. La donna della quale non ricordi neppure il nome, coi capelli orfani di mani esperte e il rossetto a riempiere asimmetricamente le labbra, ha proprio voglia di sapere di te pur conoscendoti poco. E pazienza se, volendo mostrare grata lo stesso interesse, le dici: ho saputo di tuo figlio mi dispiace tanto. Le poche lacrime a cui la costringi si asciugheranno in fretta dopo che ti avrà mostrato una foto con le fattezze dell’amore più grande. Ma non prima di averti chiesto il permesso.
Credo sia una scena ricorrente nei luoghi di aggregazione.