Venghino signori venghino!

Ultima Cena? Era Dioniso a tavola, una festa dell'Olimpo” - RSI Radiotelevisione svizzera

Io la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024 non l’ho neppure vista, ma siccome ne s-parlano tutti ho cercato qualcosa. Però ho retto poco, e mica perché bigotta: la mia società ideale è quella in cui ognuno fa come gli pare, ma sovraesposizione, mancanza di gusto, provocazione di bassa lega, tutto insieme a ribadire un concetto che ha perso la sua vocazione primaria, ovvero pretendere rispetto, sono un pot-pourri davvero disgustoso. E oltretutto, cosa c’entrano le drag queen e quell’inguardabile Dioniso con lo spirito delle Olimpiadi? Si legge ovunque che i giovani sono confusi, frastornati, privi di slanci e si dà ancora la colpa al lockdown. Ma per favore, la colpa è del mondo intero che sventola bandiera bianca perché vede nella cultura woke e nel discredito della religione cattolica i segni del progressismo. Non sarebbe da me, che sono un cane sciolto e per giunta agnostico, scrivere certe cose, ma quell’accolita di pagliacci, e su tutti monsieur le Président, mi fanno passare la voglia di aprire la finestra. Per fortuna poi a prevalere è l’istinto di sopravvivenza, che mi ricorda che lì in alto, al riparo dalle nefandezze umane, il cielo è sempre più blu.

Venghino signori venghino!ultima modifica: 2024-07-29T17:10:19+02:00da VIOLA_DIMARZO

2 pensieri riguardo “Venghino signori venghino!”

  1. Sull’argomento abbiamo due cose in comune: la prima è che anche la mia società ideale sarebbe quella in cui ognuno fa come gli pare; l’altra è che neanch’io ho guardato la cerimonia d’apertura.
    Per il resto credo che una cerimonia proprio perché “pubblica” non può permettersi il lusso di pretendere di essere per forza apprezzata. È pubblica e allora tutte le critiche fanno parte del gioco, quindi “sovraesposizione, mancanza di gusto, provocazione di bassa lega” sono opinioni più che lecite ma, se il pulpito da cui arriva lo sbigottimento è quello “cristiano”, fermo restando il suo diritto alla critica, a mio avviso avrebbe fatto meglio a starsene zitto, primo perché non hanno capito una mazza e poi perché le loro rappresentazioni, nel “peggio”, non hanno proprio niente da invidiare a quella cerimonia.
    Lascerei quindi da parte quel “la colpa è del mondo intero che sventola bandiera bianca perché vede nella cultura woke e nel discredito della religione cattolica i segni del progressismo”, perché il progressismo non ha bisogno, e per fortuna, di culture woke o di screditare qualunque religione. Del resto, la cultura woke come il nostro concetto di democrazia sono quelle americanate che vanno esportate. E noi, of course, approviamo.

  2. Buongiorno 🙂
    Il punto, a mio parere, è la forzatura: in ogni contesto e in ogni evento sembra essere diventato d’obbligo mettere in vetrina il mondo lgbtq+ ma a discapito della tradizione. Lo so che la presunta ultima cena è stato un abbaglio del primo commentatore e poi da lui a cascata, e che il progressismo, epurato però dai signori che lo tirano per la giacchetta per i propri comodi, sarebbe una gran bella cosa, a patto che riuscisse a convivere con chi la pensa diversamente, ma io dico: siamo alle Olimpiadi, lasciamo fuori la politica in senso stretto, le recriminazioni sociali, la laicità francese ecc. In tutto questo, hai visto traccia di grandeur? Celebriamo, piuttosto, gli atleti, loro sì in grado di stupire.

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