Un’infanzia al carboncino

Mostra: Franco Matticchio. I bambini nascosti · Galleria dell'Incisione · Brescia

La mia passione per le illustrazioni è, per così dire, di recente acquisizione, ed è legata all’attività di un blogger ormai estintosi, che possedeva la spiccata capacità di distillare quanto di meglio fosse offerto dalla comunicazione visiva. Suppongo che la fascinazione per i disegni, per natura muti e tuttavia forti di un linguaggio universale, sia dovuta a una sorta di corrente ascensionale che ci riporta all’infanzia, territorio custode di segreti immondi per alcuni, età dell’oro e motivo di vanto per altri. In ogni caso sarebbe meglio mettere a regime l’immaginazione perché il presente, recalcitrante ad acquietarsi per mille ragioni, non va stimolato a casaccio attingendo a scenari di dubbia veridicità. Ma ho divagato. È che, trasfigurando l’ascetica bellezza di un’età che talvolta si smarrisce pensando al cammino trascorso, ho rivisto la mia infanzia come un disegno a carboncino di cui ho smesso da tempo di processarne il tratto.

Mostra: Franco Matticchio. I bambini nascosti · Galleria dell'Incisione · Brescia

Illustrazioni: Franco Matticchio, I bambini nascosti

Un’infanzia al carboncinoultima modifica: 2024-09-25T15:18:36+02:00da VIOLA_DIMARZO

4 pensieri riguardo “Un’infanzia al carboncino”

  1. La cronaca ci racconta di orrendi crimini di cui una madre può rendersi responsabile. Ma a mio avviso uno su tutti può rivendicare il titolo della scelleratezza ed è quello di crescere figli dagli occhi eternamente sbarrati che non osano disegnare alcunché. Io non so in quale modo il ‘destino’ abbia poi mescolato le sue carte negli anni a venire per aggiudicarmi una vita ed un lavoro creativi ed una personalità non troppo difforme ma non ricordo nel buco nero dell’infanzia alcun disegno, né al carboncino né siamaidetto a colori, solo una sensazione come di aculeo conficcato nel profondo della schiena , che a tratti duole ed a tratti ancora lacera. Amen

  2. Credo che ormai siamo fuori dalla mistica della madre tutto cuore. In effetti di madri contro natura ce ne sono sempre state, ma per quel che ne so venivano stigmatizzati solo i casi eclatanti, solo quelli in cui era lampante un “aculeo conficcato nel profondo della schiena” del figlio malcapitato. Per fortuna ora se ne parla apertamente, una madre prima di essere tale è persona con disagi, malattie ecc. anche se la riprovazione sociale è forte a morire. P.S. anni ’70, le donne cominciano a rivendicare il diritto, anche quando madri, di avere un corpo e dunque di vivere la sessualità come meglio credono. Scena vista ieri sera nella serie L’amica geniale 4, bello spaccato di un’Italia che non c’è più.

  3. Ci credi che solo a guardare il primo disegno mi sono sentita pervasa da una momentanea serenità? Forse perchè rappresenta un’ideale di infanzia che è sempre più lontano dal presente. O semplicemente perchè amo i disegni, in particolare legati al mondo infantile. Proprio stamattina ho ordinato un libro per la mia nipotina che sta per avere un fratellino. Peccato che questo fatto abbia un risvolto triste, legato a una faccenda mia personale. Ho apprezzato l’attimo

Lascia un commento

Se possiedi già una registrazione clicca su entra, oppure lascia un commento come anonimo (Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog).