LAURA CHIATTI troppo vintage per piacere ai contemporanei

Domenica In, Laura Chiatti: "L'uomo che fa i lavori di casa mi abbassa l'eros".

Cosa c’è di male nella donna accudente? Tanto, a giudicare dai toni accesi che hanno fatto seguito a queste parole di Laura Chiatti, ospite di Mara Venier a Domenica In:

Le mansioni le faccio io, quelle più pratiche tipo cucinare, sistemare, pulire. Anche perché io non tollero l’uomo che si mette a fare il letto, a dare l’aspirapolvere. Non lo posso vedere. Su questo sono antica, rispetto i ruoli. Non mi piace, mi abbassa l’eros, me lo uccide“.

Sarebbe bastato un po’ di buon senso per capire che Chiatti non fa la serva, come si diceva un tempo, ma semplicemente ama dedicarsi alle mansioni tradizionali. E comunque ha ragione su un punto: l’uomo col grembiulino – che tuttavia deve indossare quando necessario – ti fa raggiungere la pace dei sensi in un attimo. Viva Laura, che ha il coraggio di andare controcorrente.

LAURA CHIATTI troppo vintage per piacere ai contemporaneiultima modifica: 2023-05-02T12:35:56+02:00da VIOLA_DIMARZO

21 pensieri riguardo “LAURA CHIATTI troppo vintage per piacere ai contemporanei”

  1. mah, non capisco lo stupore. Per quanto mi riguarda, è indifferente se l’uomo e/o la donna si dividano i compiti o meno, perché in una coppia si dovrebbe esser liberi di stabilire ciò che meglio si crede per il manage familiare. Non c’è una regola aurea, un dogma. Per il resto, ennesimo caso di banalità social a sproposito….

  2. Qui non si vuole discutere del fatterello in sé ma dell’omologazione del pensiero anche se in chiave fluida. Comunque sono certa che tanti deficienti che si sono scandalizzati, a casa hanno la mamma che cucina, lava e rifà i letti.

  3. Eppure cercano di farla passare, quell’operazione, come l’unica possibile per stare al passo con i tempi che viviamo. Ma sono certa che, a poter grattare la superficie, si scoprirebbe ben altro…

  4. Mi sono trovato spiazzato in quanto nulla posso dire non sapendo chi sia Laura Chiatti. Chiedo venia per questa mia lacuna.

  5. Il fatto è che noi della vecchia guardia siamo abituati ad attori di ben altro calibro. Quelli di oggi, con buona pace di qualcuno, sono quasi tutti sottoprodotti di reality…

  6. Cara Viola, se tu non conosci la persona, non sai assolutamente chi sia, non puoi esprimere alcun giudizio su che tipo di donna sia.

  7. credo che qui si stia parlando più dell’attrice che non della donna in quanto persona…. Poi, e lungi da me far polemica e/o l’avvocato del diavolo, Viola non è il tipo di persona che apostrofa le donne come donnacce e/o peripatetiche: non lo farebbe mai, anche se le conoscesse.

  8. È un po’ di tempo che mi interrogo sulle 2 facce del fenomeno di blog, Forum, social, ecc…. Individui che manifestano personalità multiple, quasi risucchiati da un effetto transfert di tipo dissociativo. Ricorda un po’ il fenomeno degli avatars delle realtà virtuali. Un modo per rifuggire dallo stress quotidiano, per scaricare le frustrazioni della realtà, quella vera, che ci circonda, oppure una specie di tossicodipendenza? Si potrebbe resettare il tutto con un semplice click, come un interruttore? Mi sembra un incubo alla Matrix…

  9. Purtroppo spesso è come cadere in un tranello: blog che da pubblici diventano privati, anche a pagamento. E così ti ritrovi poi a fare i conti con improbabili giudici che pronunciano sentenze inappellabili. Cine in una società alternativa e distopica.

  10. Privati sono quelli che richiedono un’iscrizione, cioè una registrazione. Riguardo lo specchio, spesso tende a deformare, come quelli dei luna park. Cioè fa apparire a volte il meglio, altre il peggio.

  11. (così detta è la morte del virtuale, che vuol dire potenziale, purtroppo io lo intendo nell’accezione positiva, del mettere in essere qualità e creazione; poi nel potenziale si innescano bad practices )M

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