Siamo pacifisti anche senza bandiera

 

Staffetta dell'Umanità»: in piazza per la pace in Ucraina

È sostanzialmente un gioco al rialzo con l’intenzione di spingere l’avversario a cedere per primo quello a cui stiamo assistendo, impotenti e tremebondi all’idea di un possibile scenario apocalittico. Solo le anime candide, forti di una critica utopica che vorrebbe svilire chi in quell’afflato non si riconosce – per intenderci quelle anime alla Michele Santoro che ha organizzato la Staffetta dell’Umanità – possono credere che se si smettesse di inviare armi all’Ucraina la guerra prenderebbe una piega diversa. Peccato che non sappiano indicare la strada per giungere a un risultato così massimamente auspicabile. Nel profluvio di pubblicazioni sull’argomento, la voce più interessante, se non altro perché propone una prospettiva diversa dalle altre, è quella di Nathalie Rodary che nel suo Il nuovo mondo cerca nuovi leader sostiene la necessità di affidare il futuro a leader umanisti. E nell’intervista che ha dato a Federica Colonna dice:

I leader umanisti sono persone consapevoli di sé e del proprio ruolo nel mondo, sono coerenti, uomini e donne libere dai condizionamenti del ‘si è sempre fatto così’. La leadership umanista fa crescere altre persone, permette loro di esprimere il potenziale. I leader umanisti sono liberi dal peso del passato, non vogliono rifondare nulla, vogliono trasformare. Sono grandi designer di futuro“.

La domanda è: perché non adoperarsi in tal senso? Del resto, molto presto i leader del nostro tempo saranno assimilati all’insignificanza. Riparliamone non appena l’umanità si sarà risvegliata dal coma.

Siamo pacifisti anche senza bandieraultima modifica: 2023-05-08T14:56:41+02:00da VIOLA_DIMARZO

32 pensieri riguardo “Siamo pacifisti anche senza bandiera”

  1. Santoro, colui che ha creato tanti mostri: il giornalaio, il paperino, la diva mancata ecc…. Ricordo solo una ragazza che, ben promettendo, è stata fatta prontamente sparire: la Innocenzi.

  2. I leaders umanisti finiscono impiccati ad una parola, un mini scandalo, una notizia creata ad hoc , se non impiaccati per davvero ad una corda . Chi la spunta sono i macchiavellici e quelli con il pelo sullo stomaco, siano essi dalla parte del torto o della ragione .

  3. La ballerina a tempo perso, vincitrice della serata prefestiva della maggiore delle sorelle Carlucci, colei che andò esule in Albania alla corte Agon channel del Dott. Becchetti, nipote dello zio Manlio Cerruti, re della monnezza capitolina. Agon in albanese vuol dire alba, in questo caso invece agonia.

  4. “Solo le anime candide […] possono credere che se si smettesse di inviare armi all’Ucraina la guerra prenderebbe una piega diversa.”

    Infatti, le anime non candide in ben tre precedenti occasioni, piuttosto che inviare le armi all’Iraq, all’Afghanistan ed alla Jugoslavia perché si difendessero dall’aggressore, preferirono unirsi all’invasore ed aggressore.

    Detto ciò, concordo sul “riparliamone non appena l’umanità si sarà risvegliata dal coma”, soprattutto quando il coma è solo un alibi dietro il quale nascondiamo la nostra ipocrisia.

  5. Allora Arien, arrivati a questo punto dite al mondo cosa si può fare, lasciamo gli ucraini senza armi? ce ne freghiamo delle alleanze pregresse? se siete gli illuminati, illuminate il mondo in nome di quel filantropismo che tanto “sbandierate”

  6. @Viola dài, se sono bastati quattro invertebrati per tirarci dentro questa guerra personale degli USA contro Putin, non servono degli illuminati per tirarcene fuori. Purtroppo, però, c’è quel “ce ne freghiamo delle alleanze pregresse?” che è il vero punto perché noi non abbiamo gli attributi per ammetterlo. Infatti non chiamiamo nemmeno le cose per nome perché qui nessuno è alleato di nessuno, ma siamo tutti sudditi degli USA; così come in Iraq, Afghanistan e Jugoslavia nessuno era alleato di nessuno, ma complici degli USA.

  7. Ok, e ti rifaccio la domanda: come ne usciamo? guarda che non sono insolente, voglio solo che qualcuno mi spieghi quello che a me sfugge 🙂

  8. Cosa ne uscira’ dipende dalla fluidita’ della situazione e certo nessuno qui e’ un analista geopolitico, secondo miglior mestiere dopo il virologo anticovid. Certo e’ che con una Europa non schiava degli Usa questa guerra non sarebbe mai iniziata. Piu’ personalmente il mio pensiero si e’ cristallizzato nel tempo, ed oggi mi definirei un putiniano, credo che la Russia stia davvero combattendo per la propria esistenza, molto piu’ della Ukraina, e la propaganda nostrana, politica di Meloni compresa, mi rafforza in questo convincimento. Fino ad un certo punto sono pure d’accordo con Santoro che come molte anime belle ha severi scheletri nell’armadio e che sbaglia credendo di potere contare qualcosa con la forza dei numeri volontari. Il popolo non conta nulla, quel che conta e’ il macro equilibrio economico che comanda guerre e proclami demo-libertari. Il resto e’ ordinaria barbarie che non mi muove piu’ di tanto, centomila morti piu’ o meno non cambiano il mondo.

  9. Al momento, mi duole ammetterlo, non c’è una soluzione. Il mondo è tripartito, come il secolo scorso. Il punto è: chi farà da arbitro e garante?

  10. Come ne usciamo, Viola? Se fosse stato per me e per quelli che la pensano come me, nemmeno ci saremmo entrati in questa faccenda. Riconosco però che, essendo noi una colonia USA è giusto che eseguiamo accuratamente gli ordini che ci danno con la speranza magari che lo zio Sam dia al prossimo un’altra coccarda tipo quella che diede a Draghi. Quindi come ne usciamo? Non ne usciamo, primo perché a noi non ce ne importa una mazza degli ucraini e meno di una mazza dei russi, se poi per uscirne dovessimo metterci la faccia ed ammettere che abbiamo sbagliato più di quanto fosse umanamente sbagliabile, faremmo incazzare zio Sam e questo mai. Lui viene prima di tutti, poi Benito e poi Francesco. Certo, siamo anche molto legati alla nostra bandiera, ma per i mondiali c’è tempo.
    Quindi non ne usciremo, soprattutto perché lo zio Sam ormai sta cavalcando la tigre. Eheh, lui sì che ha trovato l’America… in Europa.

  11. Beh, Putin come Mussolini? Ci può stare, fatto sta che anche il Papa raccontò l’aneddoto del cane occidentale che abbaiava alle porte dello Zar …

  12. Lo zio Vladimiro, insieme al quello cinese, invece l’hanno trovata in Africa. Inoltre aggiungo: occhio a cosa succederà nel Pacifico….

  13. Concordo con la tua tesi, ed è quì che la famosa Europa unita doveva intervenire prima del conflitto, quando c’erano tutte le premesse per le invasione. Ma penso che si è ben guardata nel mettersi di mezzo e cercare una soluzione pacifica.
    Saluti

  14. A dirla tutta Europa & Usa sarebbero dovuti intervenire sin dal lontano 2014, quando Putin invase la Crimea, con la scusa di un referendum di annessione voluto da un governo filorusso ….

  15. Beh, a raccontarla tutta la Crimea e le regioni oggi contese sono storicamente russe e non ukraine visto che la crimea fu ”donata’ alla Ukraina da Kruscev e che la popolazione delle regioni orientali e’ per la maggior parte russa per lingua ed indole. Non ci sarebbe stata invasione alcuna, io credo se il governo ukraino (filorusso tu dici, come dice anche la propaganda occidentale ) liberamente eletto non fosse stato rovesciato con l’appoggio Usa ed il silenzio UE- ONU e la nuova dirigenza ukraina non avesse rotto unilateralmente i patti di Minsk, puntando al piano di futura adesione alla nato se non all’UE. Credo che la Russia sia stata messa volutamente all’angolo ma non abbia oggi modo di vincere questa guerra, che e’ stata un errore , lo scenario che ne consegue mi pare fosco assai. 🙂

  16. Beh, punti di vista. Il problema è molto più grande di quanto sembri. C’è il discorso terre rare, poi le etnie sono ovunque. Anche Hitler affermava che, essendo gli abitanti dei sudeti di stirpe germanica, là era territorio tedesco… E così via con altri territori, sparsi qua e là per l’Europa. Se veniamo a casa nostra, ragionando di tal guisa, allora la valle d’Aosta è francese, gran parte del Triveneto invece austro-sloveno… Come vedi non si può riscrivere la storia a proprio piacimento e a ridosso dei confini. Lo zar è un uomo politico dei servizi segreti, ma di tattiche militari e strategie sul campo ne mastica davvero poco. Pensava di risolvere tutto proprio come la Crimea, e invece…. Poi si sa che ogni popolo ha il governo che si merita! Regola aurea che vale per tutti. Altro che nazifascismo e comunismo di facciata e a senso unico! La Russia ha perso in Afghanistan come gli Usa hanno perso in Vietnam e in molti paesi dell’America latina…. Concordo in toto sul futuro ipotetico!

  17. Beh, punti di vista. Il problema è molto più grande di quanto sembri. C’è il discorso terre rare, poi le etnie sono ovunque. Anche Hitler affermava che, essendo gli abitanti dei sudeti di stirpe germanica, là era territorio tedesco… E così via con altri territori, sparsi qua e là per l’Europa. Se veniamo a casa nostra, ragionando di tal guisa, allora la valle d’Aosta è francese, gran parte del Triveneto invece austro-sloveno… Come vedi non si può riscrivere la storia a proprio piacimento e a ridosso dei confini. Lo zar è un uomo politico dei servizi segreti, ma di tattiche militari e strategie sul campo ne mastica davvero poco. Pensava di risolvere tutto proprio come la Crimea, e invece…. Poi si sa che ogni popolo ha il governo che si merita! Regola aurea che vale per tutti. Altro che nazifascismo e comunismo di facciata e a senso unico! La Russia ha perso in Afghanistan come gli Usa hanno perso in Vietnam e in molti paesi dell’America latina…. Concordo in toto sul futuro ipotetico!

  18. Arien, e quindi torniamo al senso del post: a che pro la marcia per pace? (Ovviamente senza nulla togliere alla tua analisi)

  19. È il cane che si morse la coda. Secondo i pacifisti bisogna lasciar fare a Putin ciò che vuole. Prof. Ordini, dove sei? Illuminaci!

  20. La mia impressione è che le dissertazioni televisive di certi personaggi abbiano la stessa utilità di una forchetta quando ti è stato servito un consommé. 🙂

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