Zelensky: i mediatori non servono, il piano deve essere ucraino

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Non solo pretende d’essere presente su palcoscenici che sviliscono la sua stessa causa (l’ultimo sarebbe stato l’Eurovision Song Contest se solo glielo avessero concesso), ma rifiuta pure la mediazione del Vaticano perché aspira a una resa incondizionata della Russia. Posto che l’Ucraina in qualità di Paese aggredito può e deve fare la voce grossa, mi chiedo se Zelensky abbia un’idea di quanto tempo manchi alla fine della guerra. E se abbia fatto una stima sul numero di morti che andranno ad allungare la lista di quelli che li hanno preceduti:

Con tutto il rispetto per Sua Santità, noi non abbiamo bisogno di mediatori, noi abbiamo bisogno di una pace giusta (…) Non si può fare una mediazione con Putin, nessun Paese al mondo lo può fare (…) Per me è stato un onore incontrare Sua Santità, però lui conosce la mia posizione, la guerra è in Ucraina e il piano deve essere ucraino“.

Bisognerebbe imparare a perdere anche quando si vince.

Zelensky: i mediatori non servono, il piano deve essere ucrainoultima modifica: 2023-05-14T08:40:47+02:00da VIOLA_DIMARZO

18 pensieri riguardo “Zelensky: i mediatori non servono, il piano deve essere ucraino”

  1. Buongiorno Viola. Atteso che, come già esternato in questa sede, mi colloco più tra coloro che si pongono tante domande che tra chi ritiene di avere sempre le risposte, la mia domanda nella fattispecie è: se qualcuno penetrasse con la violenza in casa mia, la depredasse, la incendiasse, stuprasse o uccidesse mia moglie, rapisse mio figlio, io cercherei un mediatore per arrivare ad un accordo “equo” per far sì che costui esca con le buone da casa mia oppure chiederei ai miei vicini di aiutarmi a cacciarlo?
    Sembrerà una banalizzazione, ma credo che renda il senso del mio quesito…

  2. Per come la vedo io, se qualcuno facesse a me quello che hai provato a immaginare tu, avrei il diritto di reagire a mio piacimento, ovvero potrei smuovere mari e monti pur di avere giustizia/vendetta. Ma nel caso dell’Ucraina, lo scenario non è quello di una casa (la tua/la mia) ma vede coinvolti tanti territori e tante persone per cui, mettendo da parte la lesa sovranità, si potrebbe perlomeno lasciare aperti i canali della mediazione. Diversamente, a che pro la tanto invocata diplomazia? a questo punto, se ognuno resta sulle sue posizioni e fa spallucce a qualsiasi appello al buonsenso facciamoci la guerra e si salvi chi può.
    p.s.Buongiorno anche a te 🙂

  3. Ed è indubbiamente vero anche questo; parliamo di qualcosa di più complesso. Mettiamoci pure l’appetibilità delle grandi risorse contenute nel sottosuolo dei territori occupati, altro che nazismo!

  4. Non a caso gioco soltanto con le persone alla mia altezza 🙂
    p.s. prima o poi chiederò a quell’entità estratta che chiamiamo Blog, in base a quale criterio manda in moderazione alcuni tuoi commenti e altri no.

  5. Vero, altro che appartenenze etniche e storiche: il problema sono le terre rare! Ricordo che anche il rais dell’Iraq diceva lo stesso del Kuwait….

  6. Il pregresso non viene preso in considerazione da nessuno, neanche dagli addetti ai lavori che però sanno benissimo come sono andate le cose.

  7. Il personaggio e’ divisivo, per usare un termine alla moda, ma i fatti rimangono, quelli passati e quelli presenti. Forse la storia tra molti anni rendera’ giustizia alla verita’ e per ora mi tengo le mie opinioni, per quanto opinabili possano essere. Mi rendo conto tuttavia che cosi’ come espresse nell’ultimo commento possano disturbare qualcuno. La cosa mi tocca poco ma non voglio lasciare una impressione sbagliata , Viola se hai occasione e voglia rimuovi il mio ultimo qui sopra , con buona pace delle anime belle Z. continuera’ ad imperversare nei TGG del mondo occidentale ed a popolare le nostre preoccupazioni nei mesi a venire . Ri- amen. e grazie.

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