“In molte città del mondo sono nati musei che non contengono nulla, ma si trasformano in set fotografici perfetti per un’immagine da postare sui social. Si tratta dei nuovi simulacri dell’interrealtà, del non-luogo creato dalla fusione tra mondo digitale e fisico, la cui rilevanza geografica viene definita da quella simbolico-mediatica“. Benedetta Donato
Dicono che bisogna rispettare il senso della vita altrui e che per riuscirci serve essere indulgenti. In linea generale, sono piuttosto brava a farmi i fatti miei, ma mi sarà consentito di non sentirmi in colpa se mi gela il sangue apprendendo di legioni di individui fuori dalla grazia di Dio. Forse perché più che guardarla, a me la gente piace leggerla.
Luoghi instagrammabili
Leadenhall Market, Londra
La Maison Rose, Parigi
Palácio Nacional da Pena, Portogallo
Lago di Braies
Alberobello
E per finire…
Libreria Acqua Alta, Venezia
L’unico luogo in cui mi farei un selfie.
Da tenere solo per me.
Allergico ai selfie ed alla intera serie della comunicazione social… e particolarmente in questi casi dove l’involucro dovrebbe valorizzare il contenuto. Ma se il contenuto e’ scarso ( e chi vive solo di social per me lo e’) lo sfondo sta meglio da solo 🙂
Non c’è niente da fare, sei più tagliente di me persino quando scrivo di cose che mi stanno visceralmente sulle scatole 🙂