Il centrodestra tiene, il Pd non è morto

Elezioni comunali, risultati in diretta. da Latina a Treviso: 5 capoluoghi al centrodestra Il centrosinistra vince in 2 città: Brescia e Teramo. Verso il ballottaggio in 6 centri: da Ancona a Siena

È questa la sintesi più felice per le elezioni comunali 2023? Probabilmente sì,  facendo una miscellanea dei titoli delle testate principali, ma potrei essere in errore giacché non so ragionare in base alle dietrologie. Comunque, a spiccare due donne: Laura Castelletti, prima donna sindaco di Brescia, candidata civica appoggiata anche da Azione e Pd, e Matilde Celentano che ha vinto a Latina per il centodestra battendo l’alleanza Pd-5Stelle. Una menzione particolare va a Vittorio Sgarbi, eletto primo cittadino di Arpino: come a dire, sindaco per sempre non importa dove. E del M5S che dire? Beh, parlare dell’iperuriano non è facile, dunque mi astengo.

P.S. Vorrei dedicare questo post a una persona, ma temo non sia dell’umore giusto 😉

Il centrodestra tiene, il Pd non è mortoultima modifica: 2023-05-16T12:25:41+02:00da VIOLA_DIMARZO

42 pensieri riguardo “Il centrodestra tiene, il Pd non è morto”

  1. Politici, sindaci, leaders e ciarpame vario …visti gli ultimi 30 anni… ne rimarra’ soltanto uno (e si chiamera’ Silvio) 🙂

  2. Ciarpame…non a caso Veronica Lario ricorse proprio a quel sostantivo per racchiudere in un unico gruppo tutte le ragazze che gravitavano intorno al consorte 🙂

  3. Non sono d’accordo. Se fossi nata ricca, col carattere che mi ritrovo, avrei dubitato di tutti i maschi ai quali mi sono rapportata. Ma essendo nata povera, morirò convinta che le due sole persone che mi hanno amata, lo hanno fatto disinteressatamente. Questo è il mio prezzo.

  4. Ci mancherebbe, figurati. Non è una questione di pesantezza, semplicemente ognuno di noi crede in qualcuno ed in qualcosa. Guai se non fosse così! Saremmo dei morti viventi….

  5. Mah, credo che fra elezioni politiche, comunali o anche condominiali ormai è solo un bollettino come lo era quello del covid. L’italiano ha gettato definitivamente la maschera. Non deve neanche più vergognarsi di dirlo d’essere fascista. Fra l’altro neanche comprendo più l’uso di quel prefisso “centro” quando si parla di destra. Cos’è, un modo per indorare la pillola?
    Il prefisso “centro” che fu accoppiato a “sinistra” proprio con la nascita del PD, era già un presagio che anticipava il futuro. Infatti la sinistra italiana è solo un ricordo irripetibile. Non a caso qua, quelli che hanno dilapidato un capitale del 40% del consenso oggi gongolano sui grillini. Che pena.

  6. Sinceramente non vi capisco e mi sono pure stufata di capire finché non vedrò i segni evidenti del fascismo; la destra, “senza centro”, è tacciata d’essere retriva, assolutista, reazionaria e chi più ne ha più ne metta perché si permette di dire che l’utero in affitto è una barbarie? perché vorrebbe disciplinare i flussi migratori? perché ha dato il buon servizio a Fazio? e cosa dire delle derive intellettuali di sinistra? sì al politicamente corretto al punto che parlare e scrivere è diventato un percorso accidentato, sì alla non-meritocrazia per cui tutti gli studenti vanno promossi e quelli bravi non lodati altrimenti si incorre nella lesa maestà, ecc. E in definitiva, qual è il pericolo ora? L’assalto alla Costituzione? da ignorante non mi pare che si possa toccare con facilità e poi il presidenzialismo, perché fa tanta paura dal momento che è espressione della volontà del popolo? siamo alla deriva da anni e neppure ve ne accorgete. Parlate con la gente in difficoltà, in seria difficoltà, e scoprirete che ne pensa della gauche caviar (qui siete tutti più preparati di me sull’argomento, mi perdonerete se non volo alto).

  7. E brava Viola, il buon senso prevale sempre, anche quando i lanzichenecchi sinistri pretenderebbero di dettare legge dalla loro evidente minoranza non tanto di numeri quanto di ragionevolezza e di idee. Il buon senso fa paura perchè ti inchioda alle tue responsabilita’ , termine desueto ed evidentemente fascista. 🙂

  8. ops… mi è partita la risposta senza che completassi.
    Volevo solo rispondere a quel tuo “e cosa dire delle derive intellettuali di sinistra?” perché sono d’accordo con te sull’ironia, ma confondi il PD con la sinistra. E su questo non posso biasimarti perché, per ben 16 anni ovvero dalla nascita del PD, hanno fatto confusione perfino gli elettori di sinistra.

  9. È già…la sinistra al caviale. Mi hai rammentato questa espressione francese che si riferiva ad un certo mondo abitato da tanti personaggi, già felicemente appellati “radical chic”, che spaziava da Manhattan a Parigi, dal centro di Milano alle terrazze romane, dalle ville dei laburisti inglesi fino al Brasile di Lula. Le lunghe (e costose) latitanze di criminali come Battisti, elevati da costoro al rango di perseguitati politici, sono state condivise moralmente e concretamente da questi ricchi seguaci di Henri Levy.
    Gli anni passano ma le ipocrisie restano.

  10. Mah, salotti a parte, non credo che quella destra snob kitsch sia tanto meglio, quella che tende a minimizzare il terrorismo di destra, declassandolo ad fenomeno di serie B, come fosse secondario, riducendo il tutto ad una ignobile contabilità di vittime. Vedi Trump, Bolzonaro, ecc. Ipocrisia bipartisan …

  11. Mah, più che lusinghiere direi sofisticate. Riguardo la destra, ricordo quando molti suoi adepti sostenevano che non votare era una loro prerogativa culturale….

  12. Chi sarebbe l’autore della legnata? 🙂
    Te lo chiedo perché noto che il blog spesso fa un po’ di mescolanza tra gli interventi e sovente non è ben chiaro a chi si riferisca una certa risposta.

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