Chi l’ha visto lo Stato?

Kata, l'ultima immagine della bimba scomparsa a Firenze | Vanity Fair Italia

Il rapimento di Kata racconta, oltre al dramma di cui è vittima un’innocente di cinque anni, l’assenza di progettualità condivisa tra il comune di Firenze e gli abitanti del rione Novoli, costretti a vivere in condizioni di forte disagio per via di bande di delinquenti stranieri in lotta per la gestione dell’ex Hotel Astor, le cui camere, affittate a persone di cui solo loro conoscono l’identità, sono fonte di profitti lucrosi. Situazioni come quelle di Firenze sono piuttosto comuni in Italia, spie dell’inadeguatezza non delle forze dell’ordine ma della magistratura, incapace di farsi valere persino in ambiti in cui non è necessario invocare l’intervento divino. Si direbbe assente, un po’ ovunque, l’esercizio alla pluralità dei diritti (ad esempio, andrebbero salvaguardate anche le persone perbene) e la lungimiranza di chi deve occuparsi delle criticità. Insomma, manca uno Stato autorevole che torni a fare il proprio mestiere.

Chi l’ha visto lo Stato?ultima modifica: 2023-06-15T16:03:37+02:00da VIOLA_DIMARZO

7 pensieri riguardo “Chi l’ha visto lo Stato?”

  1. ci sono diversi ‘stati’ e molti sono in concorrenza e contrapposizione tra loro. Pochi giorni fa due poliziotti hanno usato maniere forti con un (una?) individuo recalcitrante e sono stati denunciati per torture…Ma che cazzo! Ancora più recente la questione della questura di Verona, poliziotti contro poliziotti ed abuso di potere….magistratura democratica, pugno duro, tolleranza zero, cosa ne fai di uno stato autorevole (quindi anche che impone la legge con la forza) se un’altra fetta di stato è per la tolleranza infinita a scapito delle persone per bene ? vediamo che succede con la riforma della giustizia, il principale bubbone che inquina il vivere civile. Buona giornata

  2. ma c’e’ di più: il problema è che non abbiamo una coscienza comune del legalmente possibile e del non possibile, come nazione. Questo viene prima delle leggi viene come sentire ”condiviso” ( parola del cazzo convengo) e uniformità di percezione. La divisione ideologica (e di interessi) porta molti a ritenere che il ”bene comune” non esista o che corrisponda solo e soltanto alla propria visione socio-economica del mondo, profondamente inquinata dalla convenienza e dal lassismo. E la comunicazione, melensa e patetica, ci marcia. Amen

  3. Come al solito, gioco di poltrone e interessi incrociati e/o contrapposti. Riforma della giustizia? Dipende se si vuole essere equilibrati, almeno ci si provi, oppure garantisti o giustizialisti a senso unico e/o ad orologeria, simil USA….

  4. non ci sono né senso comune né buonsenso, perché la corruzione la fa da padrona… D’altronde, basta vedere cosa pensano del Belpaese i Paesi Nordici…

  5. E, come volevasi dimostrare, ancora una volta la consueta italietta del giorno dopo….. Ora si sta procedendo allo sgombero dello stabile occupato abusivamente.

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