Viva Morgan e Sgarbi

Parolacce e sessismo, Sgarbi senza freni al Maxxi di Roma. L'opposizione all'attacco | ILFOGLIETTONE.ITILFOGLIETTONE.IT

Brutti ignoranti della peggior schiatta, come avete potuto etichettare alla voce “sessismo e volgarità” uno spettacolo così bello e divertente? Non avevo alcuna intenzione di vedere “quello che è successo al MAXXI”, ma i vostri toni scandalizzati e diffamatori mi hanno indotta a vedere ciò che in realtà non è successo. Perché sul palco del MAXXI, Morgan e Vittorio Sgarbi hanno conversato amabilmente d’arte, e se sul finale il secondo si è lasciato andare alle arcinote intemperanze verbali, mi spiegate di grazia in quali passaggi ravvisate le note sessiste?

Ora, da secoli abbiamo convenuto che la realtà non è soltanto quella colta dai nostri sensi, ma che al contrario bisogna scandagliare, spostare la prospettiva, tuffarsi sotto la superficie. Bene, io l’ho fatto e quindi posso affermare senza tema di smentita che avete avuto l’abilità di trasformare la commedia in tragedia, che l’enfasi irrazionale cui avete ceduto per cattiva fede persuaderà solo quelli della vostra parte, per natura inclini alle letture maliziose e meschine. Al ministro Sangiuliano, invece, vorrei dire che la dichiarazione strabica costruita intorno al concetto di “conservatore” se la poteva risparmiare, perché anche lui ha dimostrato che dello spettacolo ha visto soltanto i minuti durante i quali Sgarbi, “istigato” da Morgan, ha smesso i panni del critico e ha indossato quelli dell’uomo comune il quale, pur non avendo “il contatore all’uccello”, riesce a soddisfare la curiosità dell’interlocutore con un numero che, arrotondato sempre per eccesso e mai per difetto, dirà delle donne che si è portato a letto. Lo scandalo è servito.

Viva Morgan e Sgarbiultima modifica: 2023-07-02T16:46:58+02:00da VIOLA_DIMARZO

19 pensieri riguardo “Viva Morgan e Sgarbi”

  1. Ecco, davvero un bel trio Lescano al maschile o, in alternativa, la Nuova Smorfia: Morgan, Vittorio Sgarbi & Sangiuliano! Il cabaret è servito….

  2. Certo che sei brava a non mandargliele a dire, ma a mettere in evidenza tutta la loro cattiva, stupida ipocrisia-Complimenti cara!!

  3. 🙂 sì, però almeno in questo caso Sgarbi e Morgan hanno funzionato benissimo in coppia…Sangiuliano invece non funzionerebbe neppure se a fargli da spalla fosse un Totò redivivo.

  4. La libertà espressiva è sacrosanta ma non dovrebbe tracimare nel cattivo gusto. Il rischio della tracimazione è piuttosto alto quando ci si affida a taluni personaggi.
    Quando Sgarbi parla di arte lo sto a sentire volentieri, e talora ha delle buone uscite a prescindere, ma purtroppo noto che il più delle volte (peraltro non credo fosse questo il caso) viene coinvolto per elargire un certo tipo di spettacolo becero, benché probabilmente gradito a molti.
    Quanto a Morgan, personaggio da tempo sponsorizzato dallo stesso Sgarbi, non mi pare meritevole di particolare nota.

  5. Antonio, io sono d’accordo con te, non mi piace la volgarità e mi piace Sgarbi solo quando parla d’arte. Ma farne un caso, con le opposizioni che ora chiedono l’intervento di Meloni? In fondo i due protagonisti hanno parlato a una platea di poche persone e inoltre cos’ha detto di tanto trascendentale Sgarbi? Il punto è che si mandano in onda in TV tante schifezze e nessuno dice niente (pensa alle barzellette da caserma di Iva Zanicchi a Ballando con le stelle) o alle ricostruzioni con dovizia di particolari degli omicidi che fanno audience. C’è che aleggia sempre il politicamente corretto, il fascismo dei nostri giorni.

  6. Ovviamente sì, ho scelto un’espressione forte per rendere l’idea. Comunque non mi capacito, per due battute che saranno state ripetute milioni di volte nel mondo, tutto questo bailamme…

  7. È vero Viola, in televisione abbondano le schifezze, ed è vero che le opposizioni farebbero di tutto un casus belli, come è vero altresì che Sgarbi ci ha ormai abituato a risse verbali all’insegna di un linguaggio da trivio. Va anche considerato però che ricopre un ruolo istituzionale e che nella fattispecie si trovava per di più in un contesto formale. Direi quindi che non è tanto il “politicamente corretto” a richiedere un comportamento adeguato alla circostanza; sono la decenza, la buona educazione, il buon senso ed il buon gusto che dovrebbero scongiurare cadute di stile di tale portata. Credo sia inammissibile che un sottosegretario alla Cultura si comporti pubblicamente in un museo manco si trovasse nello spogliatoio di una squadra di calcio maschile.
    Il caso della Zanicchi, pur criticabile, non mi sembra tuttavia paragonabile proprio per la diversità dei rispettivi ruoli e contesti.
    Se poi la mettiamo sul piano dell’assuefazione a tutto, allora mi arrendo 🙁

  8. Se proprio vogliamo condannare Sgarbi, facciamolo in relazione ai 10 minuti in cui ha mandato lo stile a farsi benedire. Tutto il resto è stato più che decoroso.

  9. Dici bene Viola, il politicamente corretto è parte integrante del nuovo fascismo, altro che balle. O si pensa che il fascismo fu tutto e solo uccisioni, squadrismo e campi di concentramento? Gli squadristi moderni non sono meno violenti dei fascisti di ieri anche se non paiono versare sangue. Riguardo a Sgarbi, il suo volare spesso se non sempre sopra le righe a me viene a noia, non aggiunge niente a quanto ha da dire e toglie molto alla credibilità di persona, di sicuro alla decenza . I suoi detrattori che invocano la Meloni sono invece dei poveracci in cerca di visibilità, la credibilità l’hanno persa per strada.

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