REPLIKA

Perché il Garante della privacy ha bloccato il chatbot Replika? Il sistema si basa sulla tecnologia di ChatGPT

Replika è un’app di intelligenza artificiale e permette a chi paga un abbonamento di creare partner che assecondano i propri desiderata. È in grado di offrire immagini che il personaggio creato scatta di sé stesso (anche a contenuto sessuale) da cui consegue che si possono intrattenere conversazioni a sfondo erotico. Ma c’è di più: chi avesse voglia d’altro, magari perché affetto da filantropia, può prendersi cura di bambini e anziani soli. La domanda è: questa meraviglia è indice di libertà o di perdita di controllo? Per me la risposta esatta è la seconda, ma io sono vecchia e ciò che un ventenne trova seducente ai miei occhi risulta ripugnante. Non molto tempo fa avremmo lasciato scenari distopici come quelli prospettati da Replika agli svitati, adesso li lasciamo ai nostri eredi. E chissà se troveranno davvero in queste capsule del tempo un toccasana.

REPLIKAultima modifica: 2023-07-18T12:47:39+02:00da VIOLA_DIMARZO

11 pensieri riguardo “REPLIKA”

  1. Medesimo discorso per gli avatar di una decina d’anni addietro: a che pro spendere migliaia di euro per avere un profilo virtuale con una vita alternativa? Se nella vita reale sei nella melma, là rimani. Anzi la situazione tenderà inevitabilmente a peggiorare. Una volta in un suo monologo di circa 20 anni fa, il comico Joele Dix parlava di gnocca allo stato virtuale…. Mah, cosa dire? prima c’erano i giornaletti, poi le varie chat line con i numeri telefonici 144/166/899 ecc… Ora l’evoluzione delle imbecillità ci porta a questo. Magari le intenzioni iniziali sono anche nobili ma, come sempre accade, si finisce col farne un uso distorto. Io sono di mezza età, e preferisco ancora l’approccio nature.

  2. Ho letto un articolo al riguardo poco fa e questo Replika mi pare abbastanza agghiacciante. Come Spalmieros penso però che ci sarà il solito rimbalzo indietro, le idiozie riescono perfettamente ad abbassare il livello di percezione del nonsenso e prima o poi si esauriscono in uno zero di fatto. I danni comunque rimangono, per i poveri ‘giocondi’ che si sono fatti irretire e per l’impoverimento assoluto del livello di intelligenza e di spirito critico richiesto per stare al mondo, largamente insufficienti anche solo per decidere dove comperare il pane. Ahh….vecchi tempi andati quando l’anima gemella bisognava costruirsela in 20 anni di convivenza … 🙂

  3. A costo di apparire monocorde, mi pare che si tratti di un altro risvolto dello stesso problema: la visione truffaldina che con il web diventerai qualcuno. E’ una balla, è come quando nel deserto hai il miraggio dell’acqua; muori di sete. Gente improvvisata e raccogliticcia che miete consensi ed emulazioni tra (sempre quelle) legioni di imbecilli che si illudono di essere egoriferiti ma che invece sono criceti in una ruota. Mi viene da paragonare questa larga fetta del web alla città di Dubai: la Disneyland degli orrori, il trionfo dell’ostentazione pacchiana, del cattivo gusto, degli sprechi, delle costruzioni che non dialogano né con l’uomo né con l’ambiente.
    Sotto vari profili è una società appesa con i mignoli al cornicione, senza rendersene conto. Forse servirebbe tornare “ab ovo”, attuare un codice di “normalità” che faccia comprendere la deriva che si sta prendendo; ma è comprensibilmente fantasioso.

  4. Prima o dopo ci saranno un altro big bang, un’altra Arca di Noè…. E, ora come ora, non mi sembra più così utopico, anche se ahimè distopico.

  5. Sembra un ossimoro accostare al concetto di “normalità” l’aggettivo “fantasioso” e invece è proprio così. E dire che la fantasia e la visionarietà esistono (cinema, letteratura, arte) e pure ad alti livelli, mentre quelli cui alludiamo non sono che scorie, spazzatura.

  6. Non conoscevo questo brano (Parafulmini) in quanto non sono un seguace di questo genere. Però ne ho letto il testo e mi pare emblematico.

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