Fassino, o della fortuna di vivere su un altro pianeta

Vitalizi, Fassino e la polemica sullo stipendio: “Non è un gran guadagno" – Il Tempo

Mai decontestualizzare o estrapolare. È fuorviante, lo sappiamo bene, però ci piace montare una polemica senza tanti sforzi, magari in attesa che se ne presenti un’altra ugualmente allettante o almeno frivolmente agostana, giusto per precipitare ancora di più nel nulla. Divagazioni a parte, la sortita di Piero Fassino di ieri ha sconcertato un po’ tutti, tanto che oggi al Corriere ha chiarito in questi termini:

«Basta leggere lo stenografico del mio intervento. Non ho detto che sia poco, non mi sono lamentato e ho detto che per me va bene così. Vorrei che però fosse chiaro che l’indennità che percepisce un parlamentare è meno di quello che prende un medio dirigente di azienda. Per non parlare dei magistrati o di altre alte cariche dello Stato».

Dopo aver letto il virgolettato, facciamocela una domanda: è sbagliato il messaggio o sarebbe più corretto dire che il buon Fassino è stato intempestivo? Comunque la si pensi, diamogli pure addosso, ma solo perché con le piazze in subbuglio per il Reddito di cittadinanza sarebbe stato opportuno tacere. O perlomeno rinunciare al tono grave e risentito, spia di un declino biologico orfano di saggezza.

Fassino, o della fortuna di vivere su un altro pianetaultima modifica: 2023-08-03T12:44:39+02:00da VIOLA_DIMARZO

12 pensieri riguardo “Fassino, o della fortuna di vivere su un altro pianeta”

  1. Vista l’aria che tira, direi quantomeno inopportuno…. Un medio dirigente d’azienda privata non è pagato dalla collettività. Riguardo i magistrati, considerando che spesso e volentieri, volenti o nolenti, si sostituiscono alla politica, mi sembra giusto che guadagnino di più rispetto ad un inefficiente parlamentare/funzionario di partito. Infine, sulle alte cariche, beh, se hanno più responsabilità, perché appunto sono più in alto, ovvio che percepiscano di più. Un consiglio? A Pierino, evita di mettere la toppa più grossa del buco….

  2. D’altronde, cosa mai aspettarsi di diverso da uno che, da ex ministro, proferì la fatidica frase:” beh, ma allora abbiamo una banca….”

  3. Stupidaggini un accidente, caro signor Renzo. Le dichiarazioni di Fassino aprono uno squarcio drammatico sul modo di pensare di chi e’ investito del ruolo di rappresentanza (e nullafacenza ) in parlamento. Paragonare un manager privato che viene pagato per quel che produce in termini di impresa ad un rappresentante politico senza portafoglio che non produce notoriamente nulla tranne chiacchiere è una bestemmia in logica, aggravata dal fatto che Fassino ha pure rivestito la carica di sindaco di Torino ed in quanto tale dovrebbe (dovrebbe) avere gestito in prima persona problemi e situazioni. Ed invece no, non si rende conto il poverino della enormità che afferma perchè con ogni probabilità non solo non ha mai combinato niente come politico ma anche come sindaco ha fatto la bella statuina delegando il lavoro ad altri ed assumendo un ruolo di mera facciata. Questi signori vanno depennati dalla lista degli eleggibili, non solo sono degli incapaci di fare sono anche dei presuntuosi e piagnucoloni sulle spalle di una nazione allo stremo in termini economici e sociali. Affanculo .

  4. E, aggiungerei, quando non sono in Parlamento, o comunque non rivestono cariche politiche di sorta, oltre al vitalizio vengono eventualmente stipendiati anche come funzionari di partito. Forse il nostro piddino è in cerca dei gettoni di presenza…

  5. Mi associo a quel vaffa decapitato :))
    e ribadisco, ognuno può dire quello che vuole ma poi deve assumersene la responsabilità. Ovviamente il nostro neppure immagina quanto sia difficoltoso, a volte o spesso, portare a casa la pagnotta facendo affidamento sulle proprie forze, né riesce ad operare un distinguo tra il manager che deve dare conto a un privato e se stesso che, al pari dei suoi colleghi, non deve dare conto a nessuno.
    p.s. di recente sono stata in un patronato: come avviene ogni volta che ci vado, il tipo a cui mi relaziono, che dovrebbe essere operativo dalle 9, apre l’ufficio dieci minuti prima e insieme alla bella collega, che parimenti se ne frega del suo orario di ricevimento, vanno a prendersi un caffè. Tornati in sede si chiudono in ufficio, insieme, e chiacchierano. Fanno gli stracazzi loro (perdonatemi ma diversamente non rende) fregandosene delle persone in attesa. Quando sono satolli fanno la cortesia di riceverci. L’ultima volta ho sentito due loro colleghi che si lamentavano di questo andazzo, ma ovviamente si sono guardati bene dall’esternare perché sono tutti uguali. Questo è lo stato delle cose di tutti gli uffici pubblici, ospedali compresi.

  6. in verità anche in alcune realtà private ci sono favoritismi e privilegi di sorta, come accade in certi uffici sindacali, che sono anche loro di diritto privato, anche se a rilevanza pubblica per le funzioni che esercitano. Io lavoro nel pubblico da oltre un ventennio, e per guadagnare la metà di ciò che percepisce il signore nella foto devo fare i salti mortali, vedendo quella cifra (la metà) 2 o 3 volte l’anno. Purtroppo i fannulloni e i raccomandati ci sono in tutte le categorie lavorative, con una complicità più o meno evidente di pari e superiori.

  7. “che sono anche loro di diritto privato, anche se a rilevanza pubblica per le funzioni che esercitano. ” e siamo d’accordo, ma se ci sono degli orari, e tu impiegato vieni retribuito in base a quelli, devi lavorare durante quell’arco di tempo e non lasciare il pubblico in attesa che tu finisca di fare i tuoi comodi.

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