Le morti ingiuste

Omicidio Iris Setti: quel buco nero a Rovereto - La voce del Trentino

Tutte le morti violente sono ingiuste, ma alcune lo sono più di altre. Soprattutto se l’assassino, ancor prima di diventare tale, è un violento già noto alle forze dell’ordine. Del resto, se i femminicidi continuano a proliferare è proprio perché non si riesce a contenere la feccia umana. In memoria di Iris Setti e di tutte le altre che l’hanno preceduta.

Le morti ingiusteultima modifica: 2023-08-07T18:09:38+02:00da VIOLA_DIMARZO

20 pensieri riguardo “Le morti ingiuste”

  1. Occhio per occhio e dente per dente è la sola legge . Evidente che mancano le persone con gli attributi per sostenere prima ed applicare poi quanto sopra. Stigmatizzano, piagnucolano, esortano, tutti nessuno escluso, dai capi vaticani al colle del quirinale e via più giù , giù per il declivio della cloaca maxima che è la nostra società. Dalla merda dove sono immersi fino alla bocca sorgono allora i fautori delle società aperte, delle culture condivise, quelli che ciò che conta e’ la comprensione delle peculiarità , fino a che la diversità ti sbrana ed uccide. Ed in genere uccide gli altri, i più deboli , quelli realmente indifesi od in balia dei predatori di turno, bianchi rossi o neri, maschi nei più casi.. Allora con le facce contrite ma mai mute eccoli ancora puntualizzare ed imbonire con i distinguo del cazzo che sono il loro marchio di fabbrica , i senza vergogna che parlano dai giornali ed in Tv. Quelli che fanno opinione e che ci dicono del bene e del male. Che fra tre giorni è Ferragosto and the show gotta go on…

  2. Credo che Viola si riferisse a tutti, indistintamente. Vedi il caso Impagnatiello: un giovane italiano, all’apparenza normale, che a modo suo si era realizzato. Salvo poi scoprire che aveva una doppia personalità, una tripla vita, e che ha finito col rovinate la vita di 3 ragazze e 4 famiglie. Col triste e tragico epilogo.

  3. Spalmieros, a tutti mi riferisco, a quelli che non hanno né intelletto né anima, ai “giusti” del secolo corrente, a quelli con la schiena fallata e la parola pronta ed il coltello nascosto tra i denti.

  4. Spalmieros, mi riferivo a tutti gli uomini di “cattiva volontà”, non a caso ho tirato in ballo i femminicidi che, a parte i casi in cui sono compiuti da “stranieri perfettamente integrati”, sono perpetrati da mani autoctone. Per assurdo, potrei scrivere un post così una volta a settimana perché nessuno fa niente di concreto, i braccialetti elettronici ad esempio con relative pene severe se si sgarra, potrebbero costituire un freno a questa barbarie in attesa di leggi più appropriate.

  5. Le leggi ci sono, basterebbe applicarle correttamente, soprattutto in materia di prevenzione e controlli. Sul femminicidio inoltre c’è stato un recente intervento normativo.

  6. “Le leggi ci sono, basterebbe applicarle correttamente”
    sapevo che mi sarebbe stata mossa questa obiezione che difatti appartiene alla retorica concernente la materia di cui discutiamo. Ma a quando “l’applicazione corretta”?

  7. Non è retorica, ma realtà. La Germania ha un terzo delle nostre leggi, ma funziona decisamente meglio, compresa la macchina della Giustizia. La domanda che tu giustamente mi poni andrebbe rivolta a politici e magistrati. Inoltre tengo a precisare che la mia è una semplice constatazione di fatto, che è sotto gli occhi di tutti, non un’obiezione. Se in questo Paese un ministro di destra si preoccupa di incrementare i taxi fuori le discoteche, perché va salvaguardato il diritto di ubriacarsi, oppure si tagliano fondi alla prevenzione incendi, anzi direi alla prevenzione di tutto, che colpa ne abbiamo non cittadini, se non quella di averli votati?

  8. “Se in questo Paese un ministro di destra si preoccupa di incrementare i taxi fuori le discoteche…”
    però mettiamoci d’accordo, se lasciamo i ragazzi alla loro mercé non va bene, se mettiamo a loro disposizione dei taxi neppure, dai, così non ce ne usciamo più. Inoltre, leggevo che neppure la nuova tassa sugli extraprofitti delle banche va bene ai soliti polemisti, davvero mi sono stancata di tutto questo parlare a sproposito (ovviamente non mi riferisco a te).

  9. Riguardo il primo punto bisognerebbe piuttosto incrementare i controlli sulla somministrazione degli alcoolici, nonché su altro, legale o illegale che sia. Inoltre quando questi ragazzi, non propriamente lucidi, prendono un taxi, poi tocca al malcapitato tassista ripulire, spesso a sue spese….. Poi, se proprio vogliamo fare alla Salvini, allora la cosa deve essere facoltativa. Sul secondo punto, sono favorevole ad una minimum tax sugli extraprofitti, anzi la applicherei a tutte le aziende di grandi dimensioni. Però poi, mediante la minaccia di sanzioni, bisogna fare in modo che la cosa non venga scaricata sugli utenti finali.

  10. Le leggi vanno applicate e la certezza della pena deve essere garantita. Vale per tutti, negri e bianchi slavi e nativi. E poi finiamola con la commiserazione molto cattolica della vittima ad un tempo e del suo carnefice e vediamo le cose per ciò che sono senza paraocchi e lingue pelose. Un delinquente abituale che avrebbe dovuto essere rimpatriato con la forza da tempo ha ammazzato questa donna a furia di pugni, E’ un extracomunitario come ce ne sono tanti,un lupo idrofobo in un pollaio e noi che si fa? Si ciancia del sesso degli angeli pur di schivare il punto. maffanculo il mondo!

  11. Vi racconto una storia. Circa un anno fa, ero alla cassa di un bar per pagare dei caffè. Avevo delle monete in mano e all’improvviso mi accorgo con la coda dell’occhio che un extracomunitario si era letteralmente incollato al mio fianco. Per esperienze pregresse spiacevoli ho paura di queste situazioni (indipendentemente dal colore della pelle) per cui non appena capisco cosa vuole, gli do una moneta senza constatarne il valore. Pago ed esco, e mi fermo a leggere dei manifesti affissi proprio di fronte al bar. L’extracomunitario mi raggiunge alle spalle, con l’indice mi tocca il braccio e col palmo della mano fa il gesto di restituirmi la moneta, perché con ogni evidenza non era stata di suo gradimento. Io, ancora più spaventata di prima, mi allontano per attraversare la strada e cercare rifugio nel bar, ma lui, girando intorno ad una macchina parcheggiata, me lo impedisce tendendomi di nuovo la moneta. Lo scanso e finalmente rientro nel bar, dove i gestori capiscono subito che mi è successo qualcosa. Spiego l’accaduto mentre il tipo resta fuori. Dopo un paio di minuti, capita l’antifona,si allontana e io continuo per la mia strada, da sola, ma sempre con la paura che lui si fosse nascosto da qualche parte. Quando raccontai ad un commerciante della zona questa storia (ma la conosceva già) mi disse: ma perché non gli hai tirato uno schiaffo? Anzi, la prossima volta vieni da me che ci penso io. Ora, io sono contro la violenza fisica e comunque che tipo di danno avrei mai potuto arrecare ad un trentenne in piena forma? Commentai con altre persone l’accaduto e, a microfoni spenti, tutti la pensano come Panfilo. Ma lo stramaledetto politicamente corretto induce molti al perbenismo ovvero alla falsità.

  12. Oramai sto politicamente corretto, che induce ad una frattura tra il pensiero, la parola e l’azione, ha fatto il suo tempo, è declassato ad un’operazione di facciata. Ciò che molti si chiedono, alcuni anche maliziosamente, è la presenza di questi individui a piede libero, come mine vaganti, quasi fossero invisibili fino a quando non diventano visibili, nonostante il vento politico sia cambiato. Come mai, anche con l’alternanza di governi di diverso colore politico, non si riesce ad avanzare, a cambiare rotta in maniera definitiva, o quanto meno duratura?

  13. Bella domanda. Questo governo, nonostante le apparenze, è il meno indicato per un’inversione di rotta perché non appena tocca l’argomento gli avversari bollano ogni proposta come fascista. Mai dire mai, certo, ma neanche per questo problema vedo soluzione. Quanto al politicamente corretto spero proprio che tu non sia in errore, che il vento stia cambiando. In effetti da qualche tempo a questa parte sono sempre di più le voci di dissenso. Abbasso l’appiattimento, viva il dissenso.

  14. Giusto Spalmieros, non si riesce per lo stesso motivo per il quale De Angelis a detta di molti (???) dovrebbe dimettersi. C’e’ una sorta di aura malefica che impedisce alle persone di dire ciò che pensano, la paura di essere fraintesi, il fraitendimento stesso e’ il problema, ed è a mio avviso un problema principalmente nostro, che siamo permeati di cattolicesimo malato, lo stesso che ha portato alla omertà sulle malefatte (fisiche, sessuali, comportamentali, finanziarie) della chiesa di Roma. Una storia: ultima visita negli Usa, pochi anni fa, argomento del periodo la riforma sanitaria per dare una copertura certa anche ai non abbienti (leggi non assicurati) Un uomo sui 45 discute, con calma, con un altro, stesso tipo di persone, presumibilmente stesso status sociale, le sue sono parole pronunciate freddamente, con calma : ” se tu credi che tu potrai usare i soldi delle mie tasse per pagare le cure di tuo figlio malato sei un fallito ed un illuso , voi dovrete passare sul cadavere della democrazia americana prima ancora di pensare possibile una stupidaggine del genere. Tu sei un perdente, non meriti di avere quella bandiera (Stelle e striscie) al tuo balcone. ” Immagina un approccio del genere ai nostri problemi…mah

  15. Secondo me, pian pianino, questo governo ce la farà: molti suoi provvedimenti vedono l’avallo di una parte di opposizione, cioè Azione/Italia Viva, in maniera congiunta o disgiunta. Riguardo il famigerato concetto del politicamente corretto, sta trasformandosi in un rituale imprescindibile, salvo poi confermare che la sostanza sia diversa. Pertanto anch’io mi unisco alla tua condanna del conformismo 2.0.

  16. Quello della non-applicazione delle leggi e della non-certezza della pena è da molto tempo uno dei mali del nostro Paese. In larga misura deriva da qui il flusso migratorio incontrollato da cui siamo afflitti. Chiunque riesca a mettere piede sul nostro territorio non rischia praticamente nulla, con il conseguente ed immaginabile incremento delle attività illecite. È evidente che un tasso di repressione basso equivale ad importare criminalità da paesi che hanno invece un tasso di repressione alto e che quindi esportano criminalità.

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