Terronia fa stato a sé

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Stamattina ho incrociato una coppia attempata e ben abbronzata la cui componente femminile ricordava, per trucco e parrucco, la Loren dei seventies. Vivace e querula, interrogava il marito: “Ma perché qui nessuno usa le cinture? guarda guarda tutti senza cinture!”. Sopraffacendo la mia naturale ritrosia, mentre cercavo di infilarmi tra i tavolini di un dehor e loro, le ho spiegato: “Signora, qui le cinture non le abbiamo mai usate, neppure quando “all’inizio” i vigili multavano di tanto in tanto qualcuno per apparire zelanti”. E lei: “Sa, noi abitiamo a Padova e tutti allacciano le cinture, per noi è normale”. “Immagino”, ho detto di rimando, sorridendo con rassegnata consapevolezza. A quel punto il marito, come temendo che la moglie fosse stata troppo puntigliosa, ha detto: “E poi questi incroci… sono tanti e stretti, sono pericolosi”. Ci siamo salutati convenendo che certi meccanismi non hanno spiegazione e che vanno accettati come dogmi.

Ora, ai forestieri in visita al sud andrebbe inviato un messaggio di Alert come quello che oggi alle 12 è arrivato a tutti gli italiani. Perché Terronia è una terra fiera della propria inciviltà e poco incline ad adeguarsi all’ortodossia, a meno che non arrivi da un fenomeno alla moda. Basta pensare che i più anziani tra noi, quando arrivano sotto casa, suonano il clacson per dire “cala la pasta”.

Terronia fa stato a séultima modifica: 2023-09-14T12:28:34+02:00da VIOLA_DIMARZO

29 pensieri riguardo “Terronia fa stato a sé”

  1. Trovo che le regole siano regole e debbano essere poche, maledette e certe. Una cosa e’ la goliardia una cosa è il fregarsene delle basi sulle quali si convive adducendo motivi culturali sociali o quel che vuoi. Altrimenti si finisce con il relativizzare anche il nonsenso di un marito che picchia la moglie e per il quale viene chiesta la assoluzione (accade nel profondo Nord ). In fondo non allacciare le cinture o usare un atteggiamento aggressivo nel traffico non e’ per me sintomo di autonomia o libertà, è simbolo di cafona inciviltà. Ma contenti voi , per me va bene. 😉

  2. Contento io non direi proprio, anzi …. Per il resto, le solite trovate di certi tutori della legge, per fortuna una minoranza, in questo caso un giudice pseudo-zelante, su una triste vicenda che riguarda coniugi immigrati, di cui solo la moglie evidentemente integrata, cosa che paradossalmente l’ha fatta passare dalla parte del torto!

  3. No Viola, parlavo in generale, si diceva due post fa che affermare il vero od il pensiero presunto ”vero” ha un prezzo. Credo che se non riusciamo nemmeno a metterci d’accordo su una regola scema come quella sulle cinture che razza di nazione vuoi che siamo o diventiamo?

  4. Nazione? Patria, Stato, società, comunità, popolo…. Usa la parola che ti pare ma, se mancano buonsenso e razionalità, non si va da nessuna parte.

  5. Panfilo concordo, e se la questione delle cinture di sicurezza può apparire una quisquilia, che dire di Caivano e di tante altre città dove ognuno fa davvero come gli pare?

  6. Il cattivo di turno (Henry Fonda) mette a tacere per sempre un suo maldestro galoppino, che gestisce una lavanderia sotto copertura, dicendogli che non c’è da fidarsi di uno che indossa allo stesso tempo bretelle e cintura….

  7. Comunque mio suocero, che era nordico doc , era allergico alle cinture al punto che per zittire il cicalino che gliele ricordava aveva costruito un accrocchio che teneve perennemente infilato nell’ apposito aggancio. Una scheggia di terronia e’ in ognuno di noi, non vantatevi di averne l’esclusiva… 🙂

  8. Mia nonna, Luisella, aveva nel dna solo geni terroni perché era terrona da millemila generazioni. Ora, a prescindere dal fatto che i geni terroni sono e saranno sempre i più ricercati al mondo e non solo per motivi giudiziari, ogni tanto faceva la polenta. Io la mangiavo solo a patto che la mia avesse la forma di una ciambella ed il buco al centro fosse riempito da un paio di cucchiai abbondanti di sugo di pomodoro e peperoncino.
    La serviva sui taglieri di legno ed a tavola la mia, assomigliava ad un uovo in tegame, ma col tuorlo rosso ed il bianco era un giallo paglierino. Poiché, da sempre, tranne il brodo assoluto che bevo direttamente dal bordo del piatto oppure, nel caso abbia degli ospiti, uso la cannuccia, mangiando sempre e solo con la forchetta, mi piaceva raccogliere la polenta lungo il bordo bagnato dal sugo di pomodoro.

  9. E di grazia, potrei essere edotta su un particolare? quel “brodo assoluto che bevo direttamente dal bordo del piatto” prevede un risucchio fragoroso o sai sorbirlo come un vero lord?

  10. Mi fa piacere @Viola scoprire che in te c’è anche qualcosa di me. No, nulla di hard, alludevo all’attenzione sui particolari. Il risucchio, da terrone e, quindi, da gentleman quale sono, lo limito, sempre e solo, al minimo sindacale necessario a gratificare il mio gradimento o meno alla bontà del brodo.

  11. Non so perché mi ha tagliato la risposta. La ripeto:

    “Però ti sento un po’ piccato”

    E’ su questo che ti sbagliavi. Chiaro ora?
    :)))

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