Maldestra, non bugiarda

Trovata morta Giovanna Pedretti, la titolare della pizzeria di Sant'Angelo criticata per il post a difesa di disabili e gay

La vicenda di Giovanna Pedretti, morta suicida ieri, aveva interessato social e tv. Io l’avevo vista di straforo, la pizzaiola del lodigiano, nel tg di Italia1, l’unico che a una certa ora del pomeriggio regala momenti di svago, dal momento che tutto può dirsi di quella trasmissione tranne che sia una testata giornalistica. Devo essere sincera, senza neppure sapere perché l’inviato si trovasse in quella pizzeria, le parole della signora Pedretti mi sono suonate false quando, allontanandosi, ha detto grosso modo “ma non voglio farmi pubblicità”. Cambio di canale e scena caduta nel dimenticatoio. Poi la fortuita illuminazione: l’interesse nei suoi confronti nasceva da un post in cui redarguiva, con toni “inclusivi”, un cliente che si era lamentato, via social, d’aver mangiato nel suo locale una pizza buona ma indigesta per la presenza al tavolo di fianco di alcuni gay e di un disabile. Quelli che hanno l’occhio lungo, vedi Selvaggia Lucarelli e compagno, avevano messo in dubbio la veridicità della recensione, concludendo che fosse stata la stessa Pedretti a scriverla. Ora, confessando d’essermi persa nel ginepraio di rimandi riguardanti la signora che forse per esasperazione si è lasciata affogare nel Lambro, il punto è un altro: davvero vogliamo lapidare una persona che, ammesso fosse tutto vero, ha solo cercato di farsi pubblicità? E facendolo, ha leso qualcuno? No. Ha solo permesso ai giustizieri del web di gongolare una volta di più, regredendo allo stato di scimmie darwiniane. Quello a loro più congeniale.

Maldestra, non bugiardaultima modifica: 2024-01-15T12:44:15+01:00da VIOLA_DIMARZO

6 pensieri riguardo “Maldestra, non bugiarda”

  1. Spero che il tempo mette tutti al suo posto come anche la giornalai Lucarelli..spero che venga travolta da qualcosa di molto più grosso di lei da farla tacere una volta per tutte come ha fatto lei con questa signora

  2. Onestamente non ho capito granché di questa vicenda, tranne il fatto che una mossa incauta può in tempi brevissimi ritorcersi pesantemente contro il suo autore. Nella fattispecie credo che la signora, resasi conto della stupidaggine commessa, ha capito che da una apparente banalità ne sarebbe derivato un danno grave per i suoi affari e la sua attività, come un boomerang. Certo che però da qui al suicidio ce ne passa… Questa vicenda mi ricorda il film Palombella rossa di Nanni Moretti, quando il regista/attore dice che le parole sono importanti, cioè che pesano come pietre.

  3. E invece hai capito tutto, le cose sono andate proprio come le descrivi tu. L’unica cosa che non quadra è il suicidio come conseguenza della shitstorm.

  4. Comunque sia andata, è l’ennesima storia raccapricciante. Il digitale sta causando una progressiva disumanizzazione. La vita viene spesso ridotta a un videogame, da tanti che non distinguono più la vita vera dalla realtà virtuale. Gente improvvisata e raccogliticcia si mette a sdottoreggiare in ogni dove. De Filippo diceva che “ogni minuto muore un imbecille e ne nascono due”.
    E’ un mondo intasato, in cui non c’è posto per ciò che conta perché è tutto pieno di ciò che importante non è, di spicciole e banali lordure. Il livore imperversa e, come dicevo in un precedente commento, non c’è più un’etica nemmeno nell’odio. La infodemia è ormai incontrollata, e non si ragiona sul possibile detrimento provocato dallo scrollo di un dito su uno schermo.
    Ma odio, denaro e vendetta possono incrinare la democrazia.

  5. Carissimo Antonio, concordo su tutto. In particolare sull’ultimo capoverso, profezia credo già avveratasi da un pezzo, anche se in maniera alquanto subdola e strisciante.

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