“Ora è finita. Tutto dovrebbe tornare, in teoria, in Commissione tra minimo sei mesi quando non sappiamo ancora se questa legislatura sarà in piedi. In ogni caso è complicato pensare di ricominciare una battaglia del genere, praticamente daccapo, in Commissione Giustizia dove permane Ostellari come dominus assoluto”. Con queste parole la senatrice M5S Alessandra Maiorino sintetizza quanto accaduto a Palazzo Madama dove il voto dell’Aula ha accolto la richiesta del non passaggio all’esame degli articoli del ddl Zan (il disegno di legge contro l’omotransfobia e i reati d’odio), la cosiddetta tagliola, passata con 154 voti a favore, 131 contrari e due astenuti. “Il voto segreto”, ha aggiunto, “impedisce di dare responsabilità”.
Il voto segreto è da vigliacchi. L’esultanza da stadio di tanti senatori è stata da vomito.
Ogni tanto una buona notizia.
Postata al volo per fare felici quelli come te.
La legge si poteva e si doveva migliorare. Però che tristezza vedere quel tifo da stadio di chi ha votato contro una legge che serviva a rendere giustizia alle persone. Abbiamo dei politici veramente primitivi.
Saluti
Perfettamente d’accordo, abbiamo perso una buona occasione per dirci civili.
Ihihihihihihihihih…
Con cosa hai festeggiato?
BUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAH!!!!!!!!!!!!!
Si, però non siamo all’anno zero, visto che esiste ed è in vigore la legge Mancino che è parecchio efficace in questa materia. Piuttosto si è evidenziata certa ideologia, non confacente con il giusto disegno politico, negli arttt. 1-4-7 del DDL Zan. Si poteva trovare un accordo, il senatore fresco di nomina Letta non è stato di quell’idea, per cui si arrangi. Alias “errare humanum est, perseverare autem diabolicum”. Saluti.
Dinamiche disarmoniche, mettiamola così, il danno è fatto (bene la legge Mancino, ma si potevano fare passi ulteriori)