Si fosse trattato di una parata di rara eccezionalità, le rimostranze avrebbero avuto ragion d’essere. Ma purtroppo è andata in onda l’ennesima commemorazione nostalgica di un gruppo di imbecilli che trova legittimazione nel saluto romano. E dovremmo temerli? Lo stesso Bersani ha detto di non essere interessato ad attaccare il governo Meloni infierendo su quanto accaduto due giorni fa, perché a suo dire sono altri i problemi. E allora, dal momento che dimostra d’avere il lume della ragione, che il buon Bersani si faccia interprete di una riscrittura della dialettica di sinistra affinché la stessa aderisca al presente e trovi la forza di sbeffeggiare un passato che non può che essere impermanente. Se c’è stato reato se ne riparlerà nelle sedi giuste.