Amanda Gorman, molto più che poetessa

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È già passato più di un mese da quando Amanda Gorman, enfant prodige della poesia, incantò il mondo all’Inauguration Day con  i versi della sua  The Hill We Climb. Niente di casuale perché la sua presenza su quel palco prestigioso era stata fortemente voluta dalla moglie del presidente Biden, che l’aveva sentita recitare alla Biblioteca del Congresso.

Indossando un “total Prada” (cappotto giallo, camicia bianca, gonna in pelle nera) coronato da un cerchietto rosso rubino, la Giovane poeta laureata americana non è sfuggita all’occhio attento di Ivan Bart della IMG Models che l’ha scritturata per future collaborazioni. È una buona notizia perché certifica che il fashion system punta a personaggi iconici che potrebbero cambiare il mondo. O almeno questo è l’auspicio.

Gorman, non si sa quanto involontariamente, ha dimostrato che si può fare la differenza anche attraverso l’abbigliamento e a tal proposito, con la franchezza dei suoi 22 anni, ha detto: “Sono contenta che si parli di moda, significa molto per me; anche così io celebro la storia e tutte le donne che sono state qui prima di me e mi hanno ispirata“.

I cambiamenti maturano così silenziosamente che di loro si ha contezza solo a giochi fatti. E quel che fino a ieri era un connubio improbabile, poesia e fashion system, di colpo è semplice realtà.

P.S. A quanto pare gli americani c’hanno preso gusto: al Super Bowl del 7 febbraio scorso ancora Amanda Gorman con una sua poesia. Che ci credano davvero?