Il re è tornato con polemiche annesse

Johnny Depp sexy e selvaggio per Dior confessa: «In realtà sono un timido»

Johnny Depp è tornato. In realtà non se ne era mai andato, si era fatto da parte in attesa che la burrasca, generatasi dal processo contro la ex moglie Amber Heard che cercò di restituircelo come il peggiore degli uomini, passasse. Stasera aprirà il Festival di Cannes in qualità di protagonista del film Jeanne du Barry, in cui veste i panni del re Luigi XV. Nota a margine, si direbbe, se non fosse lì a fare la differenza: il film è diretto da una donna, Maïwenn Le Besco. Non tutto però sta procedendo per il verso giusto: il direttore del festival Thierry Frémaux, accusato di aver ospitato uno stupratore, in conferenza stampa ha chiarito:

Non so nulla dell’immagine di Johnny Depp negli Stati Uniti. Nella mia vita ho solo una regola che è la libertà di pensiero e di espressione, e quella di parola, se è pronunciata secondo le norme di legge“.

Troppe donne hanno provato a cavalcare l’onda del#MeToo, deprivandolo della sua forza originaria. Quelle che in buona fede hanno alzato la voce per reclamare il sacrosanto diritto di avere giustizia hanno tutta la nostra comprensione, ma chi come Amber Heard si trascina in un matrimonio tossico (Depp non è mai stato uno stinco di santo) pur avendo la possibilità di uscirsene e non lo fa preferendo fare video di nascosto come prova delle violenze subite, di fatto a rischio dell’indicibile per via di un marito alcolista, allora queste scelte vanno rubricate alla voce follia. O peggio. Alla resa dei conti, Depp sfilerà sulla Croisette forte di un contratto da 20 milioni di euro con Dior e di un film in lavorazione su Amedeo Modigliani, mentre Amber Heard…Amber chi?