AMICHE NEMICHE

Amicizia: le 8 amiche da cui stare alla larga che da BFF possono diventare nemiche

Ieri pomeriggio ho fatto un giro di shopping come piace a me, in solitaria, senza le ingerenze amicali di cui è sempre meglio dubitare (quanto mi sta insegnando in questo senso L’amica geniale non saprei quantificarlo). E mentre me ne tornavo a casa, satolla ma già pentita d’aver dilapidato un piccolo patrimonio, pensavo che Tizia, Caia e Sempronia – fino a qualche tempo fa considerate con mite soddisfazione amiche – non vedranno mai i vestiti nuovi, a meno che il caso non decida diversamente.

Ora, al mio paese, che è anche il loro, una persona si invita a prescindere, persino se ha manifestato a più riprese il disagio di fare tardi la sera. Di conseguenza la buona educazione, non m’azzardo neppure a parlare d’affetto benché i pregressi me ne darebbero adito, avrebbe esatto che io fossi messa al corrente della serata organizzata dalle tre, e che Caia mi ha riportato en passant mentre prendevamo un caffè, sottolineando che lei la proposta l’aveva fatta di invitare pure me, ma che era stata bocciata perché io avrei lamentato d’essere stanca. Un sorriso di superiorità ha lasciato cadere la cosa, ma gli occhi mi hanno tradita, ne sono certa.

P:S: Il mancato invito mi ha procurato un piacere simile a quello che provo quando mi tuffo in mare: in pochi secondi d’apnea trovo tutte le condizioni necessarie per un’esistenza perfetta.