Se non sei bio, “sei una brutta persona”

C’è qualcosa di molto passivo aggressivo in ogni proposta spacciata come naturale: se non l’accetti, se preferisci l’alternativa sintetica e a più buon mercato non ti vuoi bene. Anzi, di più, non vuoi bene al pianeta, al tuo prossimo, ai tuoi figli. Sei una brutta persona“. Silvia Nucini

E già, non possiamo ignorare il nuovo che avanza, in questo caso la rivoluzione green. E quindi abiura dei generi di prima necessità e, a maggior ragione, dei guilty pleasures se non sono bio. Anche comprare un rossetto è diventata un’impresa se hai un’amica saccente che, non appena nota il nuovo colore dato alle labbra, ti chiede: ma l’INCI l’hai controllato? La mission di chi ci vuole bene, ovvero di coloro che si stanno arricchendo grazie ai prodotti bio, è quella di liberarci dall’imbarazzo della scelta. Una sorta di defaticamento cerebrale. O, per dirla con chi ha dimestichezza col distopico, un lavaggio del cervello.

Biologico, tutti i numeri della crescita