Gementes et flentes in hac lacrimarum valle

Apocalisse: il Coronavirus potrebbe essere l'inizio di tutto?

Le leggi dell’Universo, ammesso che esistano, restano all’uomo imperscrutabili. Per cui, tra un’alluvione e l’altra, e un incendio che attribuirlo alla volontà divina sarebbe sacrilegio, meglio accettare che lo stato delle cose non è immutabile. Non lo è mai stato. Superbamente portati a figurarci perfino l’infinito, rifiutiamo per converso di sentirci parte di un sistema che ha nella finitudine la sua ragion d’essere. Eppure è così che andrà: presto o tardi si spalancherà la fine e non per colpa della scarsa avvedutezza umana. Se ne facciano una ragione i catastrofisti, opliti nostalgici del Male nonché profanatori di prospettive reali. In tempi non sospetti Leopardi scrisse: “un silenzio nudo, e una quiete altissima, empieranno lo spazio immenso“. Ma lui era guidato dalla regale onniscienza della Musa. Molti di noi, purtroppo, no. (wake up!)