Quattro, ovvero cento di noi

Colombia, 4 bambini salvati dopo 40 giorni nella giungla: «Scampati ai giaguari, divorati da insetti»- Corriere.it

Una storia da realismo magico, per di più con finale edificante, quella dei quattro fratellini indigeni sopravvissuti per quaranta giorni nella giungla colombiana. E se per un verso – da occidentali che hanno più fiducia nell’intelligenza artificiale che in quella che ci ha accompagnati fin qui – viene automatico chiedersi come hanno fatto a resistere per tanto tempo data la giovanissima età, dall’altra, accantonando ogni perplessità, siamo costretti a correre in aiuto dei nostri virgulti che si sono smarriti a causa del lockdown. L’impasse sociale si spiega con il disorientamento, a monte, dei loro genitori, i quali, a proprio agio nell’era del postnarcisismo, non sapendo che pesci prendere individuano nei social la fonte delle smagliature adolescenziali. In realtà, hanno dimenticato la lezione sapienziale dei nonni: i figli vanno ascoltati e guidati giacché non è compito loro reggere la barra del timone da sempre in uso agli adulti, i quali devono proporsi come guide autorevoli ed orientare la prole nella selva che con Dante chiamiamo oscura. Il resto sono chiacchiere senza distintivo.