Maldestra, non bugiarda

Trovata morta Giovanna Pedretti, la titolare della pizzeria di Sant'Angelo criticata per il post a difesa di disabili e gay

La vicenda di Giovanna Pedretti, morta suicida ieri, aveva interessato social e tv. Io l’avevo vista di straforo, la pizzaiola del lodigiano, nel tg di Italia1, l’unico che a una certa ora del pomeriggio regala momenti di svago, dal momento che tutto può dirsi di quella trasmissione tranne che sia una testata giornalistica. Devo essere sincera, senza neppure sapere perché l’inviato si trovasse in quella pizzeria, le parole della signora Pedretti mi sono suonate false quando, allontanandosi, ha detto grosso modo “ma non voglio farmi pubblicità”. Cambio di canale e scena caduta nel dimenticatoio. Poi la fortuita illuminazione: l’interesse nei suoi confronti nasceva da un post in cui redarguiva, con toni “inclusivi”, un cliente che si era lamentato, via social, d’aver mangiato nel suo locale una pizza buona ma indigesta per la presenza al tavolo di fianco di alcuni gay e di un disabile. Quelli che hanno l’occhio lungo, vedi Selvaggia Lucarelli e compagno, avevano messo in dubbio la veridicità della recensione, concludendo che fosse stata la stessa Pedretti a scriverla. Ora, confessando d’essermi persa nel ginepraio di rimandi riguardanti la signora che forse per esasperazione si è lasciata affogare nel Lambro, il punto è un altro: davvero vogliamo lapidare una persona che, ammesso fosse tutto vero, ha solo cercato di farsi pubblicità? E facendolo, ha leso qualcuno? No. Ha solo permesso ai giustizieri del web di gongolare una volta di più, regredendo allo stato di scimmie darwiniane. Quello a loro più congeniale.