Non so se sono io ad essermi adagiata su posizioni che ritengono più salutare fregarsene, oppure sono gli altri a essere nel giusto quando si ostinano a interessarsi alle cose del mondo, perfino a quelle la cui logica bizantina resta tale anche quando s’aprono squarci che per un momento sembrano far luce sul mistero. In quest’ottica, non capisco l’interesse per un 85enne che da anni si è risolto per un autoisolamento a cui hanno accesso solo i parenti più stretti e in particolare il figlio. D’accordo, il vecchio in questione è Jack Nicholson, mica uno di quelli che passa le giornate a guardare i cantieri, e tuttavia è proprio necessario pubblicare una foto che lo ritrae, sfatto e fin troppo invecchiato, sul balcone della sua casa a Beverly Hills, sottolineando che l’ultimo “avvistamento” risale al 19 ottobre 2021? In effetti da quella data in poi le illazioni sullo stato di salute di Jack Torrence si sprecano: la più accreditata lo vuole ammalato di demenza senile. A me tanto demente Nicholson non appare. Forse solo stanco di un sistema tossico come quello hollywoodiano di cui ci ostiniamo a magnificare le sorti.
