Teologi in divenire in attesa di espiare il fio

Una sconfinata solitudine di massa»: le carceri italiane nel libro fotografico Prigionieri di Valerio Bispuri

Dovrei dirmi scettica ma mi limito a perplessa: un corso di laurea in teologia in carcere? Più esattamente, un corso di laurea in Scienze religiose nella casa circondariale “Rocco D’Amato” di Bologna. I fautori del progetto sostengono che durante la detenzione le sensibilità evolvono e si raffinano, per cui l’avventura accademica prevista per il prossimo anno potrebbe regalare soddisfazioni non solo a chi sta dietro le sbarre, ma pure a chi da fuori, proprio in virtù di quelle stesse sbarre, individua un percorso di redenzione. Sarà, ma come la mettiamo con il sovraffollamento e più in generale con tutti i problemi connessi alla gestione delle patrie galere? Ora, indubbiamente i disegni del Signore sono imperscrutabili, ma prima di conferire una laurea ai detenuti sarebbe il caso di restituire loro dignità.

foto di Valerio Bispuri