Supremacy da museo

Martine Gutierrez, artista supereroe che combatte gli stereotipi

Martine Gutierrez, “donna trans non binaria” come da sua definizione, con questa foto campeggerà fino a marzo 2023 sulla facciata del Whitney Museum di New York. Un bel risultato per la modella, fotografa e artista visiva che attraverso la foto-performance Supremacy intende denunciare una volta di più l’insensatezza dei canoni tradizionali di bellezza, alcuni dei quali in stretta relazione con l’enorme fortuna avuta dalla bambola Barbie e dagli angeli di Victoria’s Secret. A onor del vero Gutierrez non risparmia neppure certe campagne pubblicitarie che vorrebbero strizzare l’occhio all’inclusività ma che in realtà suonano inautentiche, e a tal proposito dice: “Al capitalismo non importa nulla delle diversità, fagocita tutto, purché loro vendano e tu sia disposto a comprare“. Sia come sia, l’ordine mondiale delle cose vuole che per una che si batte per la comunità Lgbtq+, ce ne siano altre due di impronta trumpiana – perché già stagiste di The Donald – le quali stanche di Vogue America, a loro dire troppo di sinistra, hanno pensato di fare un giornale che manco a dirlo vira a destra e si chiama The Conservateur. Da qualunque parte lo si consideri, tutto questo affanno, progressista o conservatore che sia, è un bighellonare con poco senso, di esclusiva pertinenza di chi ha qualcosa da guadagnarci.

Inside Lara Trump's World — The Conservateur

La prima testimonial da copertina non poteva che essere Lara Trump, moglie di Eric, terzogenito dell’ex presidente americano.