Per Biden “it’s not over”. E il Vaticano propone un’alternativa all’aborto

Aborto, Usa: la Corte Suprema ha annullato la sentenza «Roe vs. Wade»- Corriere.it

A discapito dell’emancipazione raggiunta faticosamente con l’uso della ragione, confidando nel rispetto reciproco che è poi quello che consente all’umanità di non implodere, la decisione della Corte suprema americana di rovesciare la sentenza Roe vs. Wade del 1973 potrebbe segnare un punto di non ritorno per quanto riguarda la salvaguardia dei diritti di tutti. Con la faccia da vecchio leone sdentato, Biden ha tuonato: “It’s not over” e per una volta ha fatto simpatia, ma solo perché siamo messi male. It’s not over è l’auspicio di tutti coloro che riescono a inquadrare l’inversione reazionaria in uno scenario che potrebbe riguardare molto presto, in nome dell’originalismo, la comunità Lgbtq, i matrimoni gay, l’uso della pillola nelle coppie sposate e chissà cos’altro. Ventisei stati antiabortisti non sono pochi, non soltanto per gli americani ma anche per il resto del mondo occidentale, abituato a intravedere negli Stati Uniti il faro guida per eccellenza.

La proposta del vescovo Forte:

Non sarebbe auspicabile che le nostre società civili fossero in grado di accogliere qualunque vita nascente, garantendole condizioni rispettose della sua identità e del suo sviluppo di essere umano? Perché ipotesi come l’adozione – in particolare quella prenatale – non sono promosse come alternativa alla soppressione del feto? Perché non incoraggiare una cultura della vita che circondi della massima solidarietà le donne che decidano – pur in condizioni di gravi difficoltà – di non interrompere la gravidanza?“.