Per chi si occupa o si interessa di libri la notizia della settimana, a parte il Nobel per la letteratura a Fosse, è che il libro del generale Vannacci non è più nella Top Ten. Intendiamoci, il suo resta un successo clamoroso benché fraudolento, e con un certo imbarazzo riporto una frase che mi è saltata agli occhi stamattina mentre al bar davo una scorsa al giornale in attesa della colazione. È di Montag, l’eroico pompiere di Fahrenheit 451:
“Mi sono accorto che dietro ogni libro c’è un uomo. Un uomo che ha dovuto pensarli. Un uomo a cui è occorso molto tempo per scriverli“.
Ovviamente, Vannacci non ha avuto grandi travagli temporali mentre era alle prese con la stesura del suo best seller. Ha solo frugato tra i suoi simulacri strabici. Non ha pensato. Il mondo al contrario in tutti i sensi.