Viva Morgan e Sgarbi

Parolacce e sessismo, Sgarbi senza freni al Maxxi di Roma. L'opposizione all'attacco | ILFOGLIETTONE.ITILFOGLIETTONE.IT

Brutti ignoranti della peggior schiatta, come avete potuto etichettare alla voce “sessismo e volgarità” uno spettacolo così bello e divertente? Non avevo alcuna intenzione di vedere “quello che è successo al MAXXI”, ma i vostri toni scandalizzati e diffamatori mi hanno indotta a vedere ciò che in realtà non è successo. Perché sul palco del MAXXI, Morgan e Vittorio Sgarbi hanno conversato amabilmente d’arte, e se sul finale il secondo si è lasciato andare alle arcinote intemperanze verbali, mi spiegate di grazia in quali passaggi ravvisate le note sessiste?

Ora, da secoli abbiamo convenuto che la realtà non è soltanto quella colta dai nostri sensi, ma che al contrario bisogna scandagliare, spostare la prospettiva, tuffarsi sotto la superficie. Bene, io l’ho fatto e quindi posso affermare senza tema di smentita che avete avuto l’abilità di trasformare la commedia in tragedia, che l’enfasi irrazionale cui avete ceduto per cattiva fede persuaderà solo quelli della vostra parte, per natura inclini alle letture maliziose e meschine. Al ministro Sangiuliano, invece, vorrei dire che la dichiarazione strabica costruita intorno al concetto di “conservatore” se la poteva risparmiare, perché anche lui ha dimostrato che dello spettacolo ha visto soltanto i minuti durante i quali Sgarbi, “istigato” da Morgan, ha smesso i panni del critico e ha indossato quelli dell’uomo comune il quale, pur non avendo “il contatore all’uccello”, riesce a soddisfare la curiosità dell’interlocutore con un numero che, arrotondato sempre per eccesso e mai per difetto, dirà delle donne che si è portato a letto. Lo scandalo è servito.