La tradizione, perlomeno quella di impronta monarchica, non si tocca. Si ha un bel dire che i tempi sono cambiati, ma la Royal Family è cosa a sé. E proprio in fatto di retaggi gli inglesi ripetono da sempre An heir and a spare, ovvero Un erede e un ricambio. Ma anche i ricambi possono dire la loro e così il Principe Harry, al netto dei comprensibili (?) motivi di rivalsa nei confronti del padre e dei parenti più stretti, dovendo far cassa ha scritto un’autobiografia che si chiamerà proprio Spare. La nuova “pietra miliare dell’editoria” nelle parole di Markus Dohle, direttore della Penguin, sarà in edicola a partire dal 10 gennaio e ha già fruttato al suo autore circa 20 milioni di euro di anticipo; ma, poiché dovrebbe trattarsi di una trilogia, la cifra è destinata a raddoppiare per cui Harry incasserà in totale 43 milioni. Cosa c’è di nobile in questo? Nulla. Banalmente va ricordato che tutto obbedisce alla legge naturale del denaro. Anche il sangue blu, che in nome del profitto non esita a infangare quello che aveva di più caro.