Parigi e le stanze del buco

Stanze per drogarsi, Parigi sarà la prima città in Francia

Aderendo a un progetto che si sta diffondendo in Europa, il comune di Parigi avrebbe voluto inaugurare, all’interno di una scuola del quartiere popolare di Belville, una sala per i consumatori di crack. Questi spazi, il cui scopo è fare in modo che i tossicodipendenti assumano droghe sotto controllo medico, scongiurando così il pericolo di overdose, godono del favore degli organi preposti al controllo dei flussi di droga, giacché è più facile tenere d’occhio zone circoscritte della città. Ma le mamme di Belville hanno fatto fronte comune e bloccato sul nascere l’iniziativa, perché nel loro quartiere la povertà è preponderante, e cospicuo il numero di bambini  con difficoltà scolastiche a cui togliere un locale, magari con funzioni ricreative, sarebbe un sopruso di un cinismo inaudito. Ora, va bene tutto, i tossicodipendenti sono persone in difficoltà e non si può ignorarle, ma è proprio necessario indirizzarle nella parte di scuola solo apparentemente inutilizzata? C’è del marcio nella grandeur francese.