Ombre d’ali

 

ADA NEGRI

Giugno

FOTOGRAFIA © SLIPSHIRE

OMBRE D’ALI

Cielo di giugno, azzurra giovinezza
dell’anno; ed allegrezza
di rondini sfreccianti in folli giri
nell’aria. Ombre, ombre d’ali
vedo guizzar sul bianco arroventato
del muro in fronte: ombre a saetta, nere,
vive al mio sguardo più dell’ali vere.
Traggon dal nulla, scrivendo con nulla
parole d’un linguaggio
perduto; e le cancellano
ratte, fuggendo via fra raggio e raggio.

Vita che mi rimani,
fin che io veder potrò quelle parole
strane apparire scomparir sul muro
candente al sole
(forse un tempo io le dissi a chi m’amava,
egli le disse a me, bocca su bocca)
vita che mi rimani, ancor dolcezza
puoi darmi. Basta
l’ombra d’un bacio alla memoria, basta
l’ombra d’un’ala alla felicità.

(da Il dono, Mondadori, 1936)

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